Ora le imprese di autotrasporto possono presentare le domande per la richiesta dell’incentivo “Sea Modal Shift” (in sostanza la riproposizione del Marebonus), stabilito nel decreto congiunto dei ministeri Infrastrutture e Trasporti ed Economia e Finanze dello scorso 11 ottobre. Ricordiamo che il nuovo Marebonus, che si riferisce ai servizi di trasporto intermodale marittimo in arrivo e in partenza da porti situati in Italia o in Stati UE/SEE (Spazio Economico Europeo, in pratica Norvegia, Islanda e Liechtenstein), intende incentivare direttamente gli autotrasportatori verso la scelta della modalità marittima di trasporto merci.
Per quanto riguarda la tempistica e la procedura di presentazione delle domande, sul sito di RAM-Rete Autostrade Mediterranee (www.ramspa.it/sea-modal-shift) si può trovare il decreto MIT di attuazione che spiega regole e tempi da seguire.
Vediamo le parti più significative.
Come richiedere l’incentivo
Per accedere ai contributi le imprese di autotrasporto iscritte al REN (Registro Elettronico Nazionale) o loro consorzi, con sede in Italia, Paesi UE o SEE, possono presentare un’unica istanza esclusivamente sulla piattaforma di RAM, raggiungibile dall’apposita sezione dedicata alla misura (www.ramspa.it).
La domanda deve essere scritta in lingua italiana ovvero corredata di traduzione giurata, se presentata da soggetto estero ammesso all’incentivo.
Vi sono due fasi distinte. La prima riguarda la presentazione della domanda, sulla base della quale sarà stimato l’importo astrattamente spettante di incentivo (basato a sua volta sul piano previsionale di imbarchi 2024). La seconda si riferisce alla rendicontazione degli imbarchi a fronte della quale l’impresa dovrà fornire una documentazione analitica. Il primo periodo di incentivazione inizia oggi, 6 dicembre 2023, e finisce il 5 dicembre 2024.
C’è tempo fino al 15 dicembre
Le domande vanno inviate alla piattaforma informatica di RAM, aperta oggi alle ore 12 e attiva fino alle ore 12 del 15 dicembre 2023. Nel caso di impresa richiedente stabilita in Paesi UE/SEE, al fine di poter accedere alla piattaforma, il legale rappresentante dovrà avvalersi di un soggetto con codice fiscale italiano a cui è delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda (vedi allegato).
Necessarie PEC, CIE/CNS o Spid e firma digitale (se azienda estera)
Chi vuole presentare istanza di ammissione all’incentivo deve essere provvisto di alcuni strumenti e cioè:
a) casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva. I soggetti obbligati al possesso di una PEC dovranno utilizzare l’indirizzo di posta certificata comunicato al Registro delle imprese ovvero agli albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato;
b) firma digitale qualificata del legale rappresentante oppure del suo delegato (ma solo in caso di impresa di Paese UE/SEE);
c) CIE – Carta di identità elettronica o CNS – Carta Nazionale dei Servzi ovvero SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale, associati al legale rappresentante dell’impresa italiana oppure al soggetto a cui è delegato il potere di rappresentanza, nel caso di impresa stabilita in Paese SEE.
Elementi obbligatori della domanda
La domanda, a pena di inammissibilità, dovrà contenere i seguenti elementi dell’impresa richiedente: ragione sociale; sede legale; legale rappresentante; codice fiscale; partita Iva; indirizzo di posta elettronica certificata; indirizzo del legale rappresentante; firma del legale rappresentante o del suo delegato (quest’ultimo solo in caso di azienda di Paese UE/SEE).
La richiesta dovrà inoltre includere: il numero di iscrizione al Registro elettronico o all’Albo degli autotrasportatori o analoga registrazione che consenta il trasporto delle merci su strada per conto terzi (licenza comunitaria); l’iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato o analoghi registri nazionali; il piano previsionale degli imbarchi per annualità di incentivazione (6 dicembre 2023 – 5 dicembre 2024).
L’impegno per dotarsi di sistemi digitali e il piano previsionale
A corredo della domanda, va poi allegata una lettera di impegno dell’impresa a dotarsi di sistemi digitali adeguati e idonei a interfacciarsi con RAM, mediante apposita dichiarazione (vedi allegato). La compilazione del piano previsionale degli imbarchi andrà effettuata per tipologia di veicolo e per singola rotta, anche se queste sono già riportate nell’allegato A del decreto dell’11 ottobre oppure se siano altre rotte, che dovranno essere poi ammesse dal MIT.
L’importo totale determinato attraverso la compilazione del piano previsionale degli imbarchi rappresenta solo una stima della quota di contributo richiesto attraverso la domanda, mentre il diritto al contributo viene maturato a conclusione della fase di rendicontazione.
L’attività istruttoria svolta da RAM è validata da un’apposita commissione istituita presso il MIT e il provvedimento di ammissione/rigetto al contributo è notificato dal ministero a mezzo PEC all’esito dell’istruttoria.
Termini e modalità di presentazione delle rendicontazioni
Il diritto al contributo dovrà essere comprovato a consuntivo del periodo di dodici mesi di riferimento (dal 6 dicembre 2023 al 5 dicembre 2024) attraverso la presentazione dell’istanza di rendicontazione, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica dedicata.
La Direzione generale stabilirà con apposito decreto i termini e le modalità di rendicontazione, nonché gli ulteriori dati utili che i beneficiari dovranno fornire per monitorare gli effetti della misura a fini statistici.
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