Per favorire il processo di transizione tecnologica dei veicoli industriali è necessario stimolare e rilanciare gli investimenti nel settore autotrasporto. È questa, in sintesi, la proposta unitaria delle associazioni nazionali dell’autotrasporto e dell’automotive Anfia, Anita, Federauto, Unatras ed Unrae, lanciata nel corso della tavola rotonda svoltasi ad Ecomondo sul tema «La transizione green dell’autotrasporto merci».
È forse la prima volta che tutte le associazioni che rappresentano l’autotrasporto e la filiera industriale/commerciale automotive concordano nel ritenere necessario un piano di efficientamento del parco veicolare circolante che incentivi le imprese alla graduale ed effettiva transizione del settore, in direzione di una trasformazione sostenibile, innovativa e competitiva dei servizi di trasporto merci.
Il fabbisogno finanziario per la transizione viene stimato dalle organizzazioni in circa 700 milioni di euro, che dovranno supportare gli investimenti fino al 2026 in veicoli a emissioni zero, loro infrastrutture e carburanti rinnovabili.
La proposta, che sarà dettagliatamente presentata al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, traccia una roadmap di breve periodo per accelerare il rinnovo del parco circolante con veicoli industriali a basse emissioni, con impatti positivi su ambiente e sicurezza della circolazione. Le associazioni propongono inoltre una modifica sostanziale al funzionamento del Fondo autotrasporto, che garantisca procedure rapide di liquidazione alle imprese del settore.
Collegato in streeming il viceministro Edoardo Rixi, nel suo intervento di chiusura lavori ha ribadito il ruolo strategico che l’autotrasporto svolge per l’economia del Paese confermando la disponibilità del ministero ad attivare un confronto con le associazioni per identificare i meccanismi di sostegno al settore atti ad agevolare il cammino verso la transizione ecolo0gica che passa anche dal rinnovo del parco veicolare.