Bello è bello. Tanto tecnologico, quanto sobrio. Il Mercedes eActros 600, prima di mostrare la sua innovativa catena cinematica, colpisce per un design che in qualche modo asseconda il silenzio e rispetta l’ambiente nel senso più ampio possibile. Linee molto morbide, senza curve o spigoli, funzionali a uno scorrimento agevole dell’aria. L’unica premura dell’ampia calandra, resa tale anche da uno spazio più contenuto concesso a quella che prima era l’area occupata dal radiatore e che appare splendente nella versione bianca-candida del lancio, riguarda il risalto assegnato alla stella, che sembra se possibile più grande di prima. L’unico tratto squadrato è riferito ai fari, molto contenuti e misurati, seppure circondati da un ampio semicerchio a led, prolungato poi, a disegnare una sorta di trapezio, per incorniciare l’intera parte inferiore del frontale.
Insomma, un design da ammirare e ricordare, anche perché tutto lascia presupporre che andrà a connotare altri veicoli della gamma Mercedes-Benz Trucks. E chissà, magari sull’onda sinergica, lascerà qualcosa in eredità anche a quelli a motore endotermico.
Prodotto in serie entro il 2024
Ma questo ovviamente è l’antipasto dell’eActros 600, la parte estetica e più digeribile del veicolo. Andiamo a scoprire le altre, ricordando prima due date importanti: il veicolo pesante sarà ordinabile già prima della fine dell’anno e quindi praticamente in tempi molto brevi. Poi, però, entrerà in produzione – e quindi verosimilmente sarà anche consegnabile – verso la fine del 2024 nella linea di assemblaggio di Mercedes-Benz Trucks a Woerth am Rhein, in Germania, in parallelo ai veicoli diesel. In ogni caso prima di quella data verranno costruiti 50 veicoli che saranno da testati da aziende di autotrasporto nel lavoro quotidiano.
Missione: lungo raggio
La prima cosa importante da cogliere è la missione per cui è proposto. Se i modelli presentati finora erano concepiti per trasporti urbani, regionali o magari per tratte stradali di operazioni intermodali, qui Mercedes-Benz Trucks parla esplicitamente di lungo raggio. Per più di una ragione. Innanzi tutto perché l’eActros 600, grazie a una batteria dall’elevata capacità (oltre 600 kilowattora, da cui la denominazione del modello 600) e a un nuovo ed efficiente assale elettrico sviluppato in proprio, è in grado di percorrere con una sola ricarica 500 chilometri. E quindi, calcolando che necessariamente, per vincoli normativi, un autista di camion deve rispettare i tempi di riposo, sarà possibile arrivare a fine giornata percorrendo anche più di 1.000 chilometri, senza dover per questo far ricorso a ricariche veloci. Ma si tratta di opportunità teoriche. In realtà, osservando la realtà lavorativa quotidiana, in Mercedes-Benz Trucks hanno calcolato che le aziende a cui consegnano camion nel 60% dei casi non percorrono più di 500 chilometri al giorno. E quindi tutto lascia presupporre che alla fine non avranno bisogno di ricariche pubbliche, ma si affideranno a quelle presenti o nel loro deposito o in quello di destinazione. E comunque per ora l’eActros 600 parte con una ricarica CCS fino a 400 kW, per poi passare a quella da un megawatt (MCS), la cui predisposizione può essere ordinata da subito. E quando sarà effettivamente disponibile sarà possibile montarla a posteriori e consentirà di ricaricare le batterie dal 20 all’80% in circa 30 minuti.
Il peso: 11,7 tonnellate di tara
L’altro elemento importante è che l’eActros 600 ha un peso complessivo combinato che raggiunge le 44 tonnellate. E non ha intenzione di sacrificare molto in termini di capacità di carico. Le batterie dell’eActros 600, infatti, pesano sicuramente non poco, qualcosa di più di una tonnellata per singolo pacco. E nel complesso sono tre, da 207 kWh ciascuno con capacità totale installata di 621 kWh, funzionanti con tecnologia delle celle al litio ferro fosfato (LFP). E quindi, considerando anche il passo maggiore, alla fine sulla bilancia il veicolo fa registrare una tara che arriva a 11,7 tonnellate. Quindi circa 4 tonnellate in più rispetto alla versione diesel. Ma considerando che due vengono abbuonate dalla normativa, la differenza in termini di capacità di carico è ridotta rispetto ai modelli attuali di due tonnellate.
In più bisogna considerare anche che il veicolo, stando a quanto calcola Mercedes-Benz Trucks, costerà circa due volte e mezzo rispetto a un corrispondente modello diesel. E allora sarà possibile rendere produttivo un tale veicolo?
La redditività possibile
La casa tedesca non ha dubbi e ha fatto i suoi conti. Ovviamente non valgono per tutti i contesti, perché molto dipende dal prezzo dell’energia e dai sistemi adottati a livello di pedaggio. Quindi, ciascun paese avrà il suo. Però, approssimativamente in cinque anni di attività e dopo aver percorso 600 mila chilometri, l’eActros 600 dovrebbe arrivare in termini di redditività a superare un corrispondente modello a gasolio. Karin Radström, CEO di Mercedes-Benz Trucks, ha enfatizzato questo concetto, parlando di un veicolo «dotato di una tecnologia di propulsione all’avanguardia, in grado di offrire un’efficienza energetica molto elevata e, conseguentemente, maggiore redditività per i nostri Clienti». E questa sarà senza dubbio la sfida fondamentale.
Gli aiuti per lavorare al meglio
A dare man forte alla redditività ci saranno tanti supporti. Essenziale in tal senso il già ricordato nuovo assale elettrico a 800 volt con due motori elettrici e cambio a quattro velocità. I motori elettrici generano una potenza continua di 400 kW e una potenza di picco di 600 kW. In più, rispetto alla guida, il conducente può scegliere tra cinque diversi livelli di recupero in frenata. Se lo si desidera, sul touchscreen del cockpit digitale è possibile attivare la modalità ‘guida con un solo pedale’, ovvero la decelerazione mediante il recupero di energia con minore utilizzo del freno meccanico.
Infine, l’eActros 600 è dotato della gestione del Tempomat e del Predictive Powertrain Control (PPC), seppure ottimizzata per la trazione elettrica. La regolazione predittiva della catena cinematica tiene conto i topografia, percorso stradale e segnaletica stradale, ma in più prende in considerazione oggi anche le informazioni sul percorso provenienti dal sistema di navigazione, per consentire un rilevamento degli eventi sul tratto stradale che si sta per coprire. E così migliora l’utilizzo dell’energia della batteria, perché si frena di meno e si viaggia in modo più fluido.