Lo scorso 10 agosto un grave incidente ferroviario ha causato il danneggiamento della canna ovest della galleria di base del San Gottardo, con il blocco completo del tunnel e del collegamento tra Italia e Svizzera. Finalmente oggi le Ferrovie Svizzere hanno annunciato la parziale riapertura a singolo binario della canna est della galleria di base, con la quale potranno tornare a circolare da subito quasi 100 treni merci al giorno, mentre altri 30 continueranno a essere dirottati sulla vecchia linea panoramica. Da domani dovrebbe migliorare anche l’offerta nel traffico viaggiatori, sempre sulla vecchia linea.
L’apertura permetterà di decongestionare il traffico merci, a cominciare dai treni di transito ricoverati in Svizzera e all’estero che, a causa dell’altezza agli angoli di 4 metri, non hanno potuto essere dirottati sulla panoramica. Al contempo, per consentire il trasporto di tutte le merci continueranno a esserci deviazioni di treni merci sull’asse Lötschberg–Sempione e sulla linea del Brennero.
La dinamica dell’incidente
Il disastro era stato provocato tredici giorni fa dal deragliamento all’altezza di uno scambio di un vagone di un treno merci, partito da Chiasso per Mannheim e in transito a 100 km all’ora nel tunnel, che nello svio si era portato dietro altre sedici carrozze. Per otto chilometri il capotreno non si era accorto di nulla e l’incidente aveva così determinato un grave danno all’infrastruttura tra il sistema dei binari e un cancello di cambio corsia, importante dispositivo di sicurezza necessario per separare le due canne della galleria.
La situazione della circolazione e dei lavori di ripristino
«I lavori per la riapertura della canna est non danneggiata – hanno speugato le FS rossocrociate – sono ancora in pieno svolgimento e procedono bene. La sostituzione con un portone mobile del portone di cambio binario severamente compromesso nell’incidente è andata a buon fine e le corse di prova hanno dato esito positivo. Nei prossimi giorni si procederà infine con i necessari interventi sugli impianti di circolazione».
Per quanto riguarda lo sgombero dell’area interessata dall’incidente, attualmente sono ancora presenti 13 dei 23 vagoni deragliati e i lavori di pulizia della merce riversatasi nel traforo sono già iniziati grazie anche al supporto di ditte terze. I carri non danneggiati verranno trasportati lontano dal luogo dell’incidente, mentre gli altri sono così gravemente lesionati che dovranno essere smembrati all’interno della galleria. Solo quando i vagoni saranno stati rimossi potranno iniziare i lavori di pulizia.
Forti problemi sui valichi alpini
L’incidente ha bloccato un tunnel fondamentale per i collegamento tra Sud e Nord Europa, provocando fortissimi disagi alla circolazione ferroviaria. Una crisi che sicuramente avrà ripercussioni ancora per parecchio tempo su tutto il sistema dei trasporti alpino. Il completo ripristino del collegamento, infatti, potrebbe richiedere tempi molto lunghi ed avere inoltre come effetto l’aumento sostanziale del traffico su gomma, con la congestione della A2 tra Basilea e Chiasso. Una situazione aggravata dalle limitazioni in Austria sulla tratta del Brennero e dai lavori al traforo del Monte Bianco, che comporteranno la chiusura dello stesso dal 4 settembre.