Un piano infrastrutturale per rendere l’Italia più moderna, più sicura e più veloce. Lo ho presentato ieri a Roma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in occasione dell’evento «L’Italia dei Sì. Progetti e Grandi Opere per il Paese». Si tratta di «un’enorme operazione di messa in sicurezza del nostro territorio – ha affermato Salvini – solo RFI e Anas, nei prossimi anni, investiranno 175 miliardi fra manutenzione ordinaria e straordinaria e nuove opere».
Nel dettaglio, RFI ha in programmazione 125 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (50 sono invece indirizzati ad Anas). I numeri sono importanti: oltre 1.700 cantieri nel 2023 per interventi di manutenzione, 11 miliardi di euro l’importo degli appalti in avvio entro l’anno e 22 miliardi l’importo degli appalti attualmente in corso.
Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i progetti per lo sviluppo del sistema logistico italiano, con particolare riferimento ai corridoi strategici europei. Tra questi, il tunnel del Brennero che, con i suoi 64 chilometri, sarà la galleria ferroviaria più lunga al mondo. Il tunnel, che sarà operativo dal 2032, consentirà, ad esempio, di collegare Fortezza e Innsbruck in soli 25 minuti, con velocità massima dei treni in galleria di 250 km/h. Un’altra opera che assorbirà grandi investimenti sarà la linea del Terzo Valico, finalizzata a migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa. La linea sarà lunga 53 chilometri, di cui 37 in galleria attraverso l’Appennino tra Liguria e Piemonte. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, in particolare pendenza e sagoma (ampiezza) delle gallerie, di molto superiori a quelle delle linee esistenti, la nuova linea ad alta capacità permetterà il transito di camion su treni merci (Autostrada Viaggiante) e dei container High Cube.
Sull’argomento si è espresso di recente Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, che ha sottolineato come la fluidità del viaggio sia un elemento da considerare sul piano del benessere degli autisti e della sicurezza: «Per troppo tempo – ha commentato Uggè – le opere infrastrutturali sono rimaste bloccate per la politica dei ‘no’. La ripartenza, con l’annunciata riapertura da parte del ministro Salvini di iniziative, dalla Gronda di Genova al Ponte sullo Stretto, è un fatto positivo (finalmente!), che condividiamo. Un Paese connesso non è solo economicamente più competitivo, ma incide anche sulla qualità della vita di chi lavora on the road».
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