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Mercato veicoli commerciali: balzo in avanti a giugno (+29,3%)

La significativa crescita del mese di giugno contribuisce a chiudere il primo semestre 2023 con un +9%. Importante anche la crescita del noleggio a lungo termine che ha giugno ha toccato quota 31%. Crisci: «La nota negativa riguarda il meccanismo degli incentivi»

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Unrae, l’associazione che rappresenta i costruttori esteri di veicoli, informa che il mese di giugno ha compiuto un deciso scatto in avanti nel mercato veicoli commerciali, con la più consistente crescita degli ultimi anni (da maggio 2021): 17.000 immatricolazioni, contro 13.143 di giugno 2022, pari a un + 29,3%. Il buon risultato contribuisce a far chiudere con un solido segno positivo il primo semestre, che con 95.082 veicoli immatricolati, chiude con segno +9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando le immatricolazioni furono 87.210.
Piace alle aziende la formula del noleggio a lungo termine, modalità che qui cresce addirittura in misura maggiore rispetto a quanto accade per le auto, che a giugno ha riguardato oltre il 31% delle immatricolazioni totali di questi veicoli particolarmente utilizzati per il trasporto merci cittadino.

«La nota negativa riguarda il meccanismo degli incentivi che, così come è strutturato, non contribuisce affatto al processo di decarbonizzazione del trasporto merci, come dimostra il tiraggio del fondo disponibile che presenta ancora un avanzo pari al 95%, ma nemmeno allo svecchiamento del parco circolante», avverte il presidente di Unrae Michele Crisci, citando i dati di Invitalia che registrano solo 106 richieste di incentivi in tutto il primo semestre 2023. Su questo fronte l’associazione continua perciò a insistere per una revisione dello schema incentivi proponendo le modifiche:

– eliminazione dell’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici;
– estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico (compreso il diesel), a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa;
– estensione alle società di noleggio, comparto con numeri in forte crescita che quindi può contribuire ad accelerare la transizione energetica.

Crisci aggiunge inoltre che «Se vogliamo incrementare la quota dei veicoli commerciali BEV, ancora fermi al 3,9%, e quindi accelerare la transizione verso le emissioni zero, oltre alla revisione dello schema incentivi è necessario garantire la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica, prevedendo un credito d’imposta del 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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