Intorno alle ore 6 di questa mattina è stato riaperto il tratto compreso tra Faenza e Forlì, sulla A14 Bologna-Taranto, rendendo così nuovamente percorribili al traffico tutte le corsie in entrambe le direzioni. Il tratto autostradale era stato chiuso nei giorni scorsi dopo l’allagamento delle corsie causato dall’eccezionale ondata di maltempo che ha interessato la Regione Emilia-Romagna. Riaperto, inizialmente a senso alternato, ora è tornato a consentire la viabilità ordinaria. Tornano così pienamente percorribili tutte le corsie dei 200 chilometri della rete gestita da Autostrade per l’Italia in Emilia-Romagna, colpiti dalle alluvioni.
Oltre 600 uomini sono Stati impegnati a supporto del presidio bolognese, maestranze provenienti dalle Direzioni di Tronco di Bologna, Milano, Firenze e Pescara di ASPI, della società controllata Amplia, nonché degli appaltatori e circa 160 mezzi impiegati nelle attività di ripristino eseguite in orario notturno (tra cui 120 camion, 5 escavatori, 3 impianti di conglomerato bituminoso disponibili h24, 2 autobotti e 2 camion gru).
Sono stati ripristinati circa 3 chilometri di barriera new jersey spartitraffico e 10 chilometri di barriera laterale, 50mila mq di pavimentazione, 30 chilometri di recinzioni, barriere fonoassorbenti e gli impianti di stazione di Forlì. Sono previste per i prossimi giorni ulteriori interventi a completamento del piano che verranno portati avanti senza generare impatti sulla viabilità.
Società Autostrade informa che costanti aggiornamenti sulla viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite i collegamenti “My Way” in onda su Sky Meteo24 (canale 502 Sky), su Sky TG24 (canali 100 e 500 Sky e canale 50 del digitale terrestre), su La7 e La7d (canale 7 e 29 del digitale terrestre) e sui canali: sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il call center Autostrade al 803.111, attivo 24 ore su 24.
