A più di tre mesi dal primo incontro, datato 14 dicembre, il governo è tornato a riunirsi con l’autotrasporto. E lo ho fatto oggi, 16 marzo, nell’occasione del primo vertice dell’anno tra il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi e le associazioni di categoria dell’autotrasporto (rappresentate da Unatras).
Tanti i temi caldi sul piatto. A partire dalla spendibilità dei 285 milioni di euro già stanziati per sostenere il settore, cifra che comprende una serie di agevolazioni tra cui quelle per il credito d’imposta sull’AdBlue, sul Gas naturale liquefatto e sui maggiori costi sostenuti per l’acquisto del gasolio. Rixi ha fatto sapere che si sta lavorando per sbloccare quanto prima queste risorse, attualmente «congelate» perché si attende l’emanazione dei necessari atti amministrativi.
Si è discusso anche del contributo Art, già finanziato e coperto dal Mit per il 2019 e 2020, «sul quale – ha dichiarato Rixi – c’è una forte richiesta di esonero da parte delle imprese di categoria. Il problema economico si unisce a quello gestionale sul quale interverremo con una regolamentazione mirata del settore».
In agenda pure la querelle sul Brennero. Rixi ha confermato che il ministro Matteo Salvini sta dialogando con il suo omologo tedesco, Volker Wissing, per fare fronte comune non solo sull’annosa questione delle limitazioni unilaterali stabilite dal Tirolo, ma anche rispetto alla decisione della Commissione europea di interrompere la produzione dei motori benzina e diesel dal 2035.
Il Viceministro si è poi impegnato a convocare con cadenza regolare un tavolo delle regole sull’autotrasporto. Il tavolo, che sarà presieduto da Maria Teresa Di Matteo, Capo del Dipartimento per la Mobilità Sostenibile, si riunirà con cadenza mensile e affronterà la lunga lista delle criticità sofferte dalle imprese di autotrasporto e segnalate a più riprese dalle associazioni. Tra queste, riporta Unatras in un comunicato, «l’insostenibile situazione in cui versa il sistema delle revisioni che le Motorizzazioni non riescono più a garantire nei tempi corretti; l’ormai cronica carenza di conducenti, per i quali viene richiesto l’aumento del limite di esenzione degli importi delle indennità di trasferta ferme al 1995, la regolamentazione dei tempi di attesa al carico e allo scarico (con particolare attenzione al trasporto container nei porti), il rafforzamento della normativa per la certezza dei tempi di pagamento e dei costi di esercizio, le risorse per l’intermodalità Marebonus e Ferrobonus, la revisione del calendario dei divieti di circolazione».