Il meccanismo è abbastanza simile a quello di una cerniera. Solo che anziché essere applicato su giubbotti, pantaloni, borse o zaini, viene applicato sul manto autostradale. L’obiettivo? Far «scivolare» meglio le barriere che delimitano i cantieri mediante l’impiego di una macchina appositamente progettata per spostarli, senza necessità di impiegare personale e senza necessità di operare chiusure di carreggiate. Così da velocizzare la durata dei cantieri, snellire il traffico, creare meno disagi agli utenti della strada.
Parliamo del Road Zipper, una tecnologia antica (in America è nota sin da metà degli anni ’80) ma che per la prima volta è approdata nel nostro Paese, per la precisione in una delle autostrade più tradizionalmente congestionate a causa dei cantieri: il tratto ligure dell’A26.
Cos’è e come funziona il Road Zipper
Il sistema opera movimentando una barriera a parete continua formata da elementi modulari (simili ai new jersey che delimitano i cantieri) che, mediante l’impiego di una macchina, li fa passare attraverso un sistema di nastri trasportatori in grado di adattarsi alle curvature della strada. In pratica, è un sistema ideato per creare una barriera fisica di separazione del traffico, flessibile, tra corsie opposte o tra utenti della strada e aree di lavoro, gestendo altresì la congestione.
Grazie all’utilizzo di questa tecnologia è pertanto possibile operare la rimodulazione della carreggiata in tempo reale, conciliando in questo modo la continuità delle lavorazioni con le esigenze della viabilità: si potrà quindi riconfigurare il cantiere a vantaggio della direzione di traffico prevalente riducendo potenzialmente, in base ai primi riscontri emersi in questa fase sperimentale, fino al 50% il tempo di attraversamento del cantiere mediante l’apertura di una corsia aggiuntiva nella direzione in cui il flusso è più intenso.
Questa soluzione è stata adottata per la prima volta da Autostrade per l’Italia sulla propria rete con l’obiettivo, dopo questo primo periodo di test, di estendere questa tecnologia ai cantieri più impattanti al resto della rete in gestione, per migliorare l’efficienza di viaggio nei tratti interessati dal piano di ammodernamento della rete avviato dalla stessa Autostrade per l’Italia.
La potenza della flessibilità
Come accennato, questa tecnologia è stata già impiegata con successo negli USA per la gestione di tratte densamente trafficate, come ad esempio il Golden Gate Bridge a San Francisco, e viene impiegata per realizzare cantierizzazioni riconfigurabili in tempo reale, mantenendo al contempo la protezione con barriera fisica tra le corsie e rappresentando così una strategia pratica per rendere più efficienti, sicure e funzionali le tratte autostradali ad alta intensità di circolazione.
Qui sotto è possibile vedere un video di come lavora la tecnologia Road Zipper proprio nel tratto statunitense del Golden Gate Bridge.