Il mondo delle autostrade italiane in concessione dà il via al cambiamento, mettendo in campo un importante investimento pari a 60 miliardi di euro nei prossimi 15 anni per ammodernare la rete autostradale. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Aiscat (l’associazione dei concessionari italiani) Diego Cattoni, spiegando che il contributo che il comparto autostradale italiano è pronto a dare fin da subito.
Si tratta di un piano di investimenti circa tre volte più cospicuo rispetto al totale investito nel periodo 2000-2021 (28,1 miliardi) e prevede, come ha sottolineato Cattoni, «nuove opere e l’ampliamento delle attuali, ma anche la digitalizzazione della rete. La guida autonoma e connessa ci permetterà infatti non solo di aumentare la capacità delle arterie senza uso di ulteriore suolo e di rendere più veloci gli spostamenti, ma soprattutto di abbattere radicalmente il tasso di incidentalità oggi per lo più legato al fattore umano».
Con un’estensione complessiva di 6.077 km (pari all’87% circa dell’intero sistema autostradale italiano), le autostrade in concessione costituiscono il 3% della rete stradale primaria del Paese, ma assicurano un quarto della mobilità nazionale, a lungo, medio e corto raggio. «Rappresentano – ha ricordato Cattoni – la prima infrastruttura nazionale della mobilità».