Si potrebbe definire un’operazione a temperatura controllata quella portata a termine da STEF, azienda specialista nel trasporto e nella logistica “fredda” agroalimentare che scala il 100% del Gruppo SVAT, azienda italiana (veneta, per la precisione) attiva nel trasporto da più di 70 anni e che da più di 15 si è specializzata esattamente nello stesso settore potendo contare su 250 collaboratori e 5 unità operative (Nogarole Rocca – Vr, Tombolo – Pd, San Benedetto del Tronto – Ap, Paliano – Fr e Massalengo – Lo) con cui genera un fatturato annuo (dati 2021) di circa 69 milioni di euro.
Va da sé, quindi, che per l’emanazione italiana della società francese (che nel 2021 ha fatturato 420 milioni di euro), questa mossa serve a consolidare la propria presenza su un mercato e soprattutto a renderla più capillare in funzione della distribuzione finale. Una mossa elaborata con calma, muovendo un passo alla volta. Come spiega infatti Marco Candiani, Direttore Generale STEF Italia, «con SVAT è in corso da diversi anni una partnership operativa e commerciale, che l’anno scorso si è concretizzata in una collaborazione formale. In SVAT abbiamo individuato un partner solido e strutturato, pertanto il completamento dell’acquisizione rappresenta l’evoluzione naturale di una forte relazione già in corso che ci permetterà di proseguire il nostro percorso di crescita».
Anche da parte di SVAT, comunque, il presidente Giorgio Frigo ritiene l’ingresso in STEF come un’esperienza utile per «valorizzare la nostra storia e la nostra esperienza, per continuare a offrire un servizio di qualità e al passo con le richieste del mercato».