Amazon è entrata nell’IRU per lavorare su aree critiche del trasporto stradale globale. Le sfide comuni includono la sostenibilità e la decarbonizzazione, la sicurezza stradale e l’intelligenza artificiale.
Andreas Marschner, vicepresidente di Amazon Transportation Services per l’UE, ha affermato di essere «lieti di entrare a far parte della comunità IRU come membro e collaboratore» sostenendo come il successo della società di e-commerce e dei partner con cui collabora «dipende dall’esistenza di una voce credibile e affidabile che comprenda, sostenga e crei consenso su temi cruciali per il nostro lavoro e per l’industria dei trasporti».
Umberto de Pretto, segretario generale dell’IRU, riconoscendo l’azienda come «leader a livello mondiale nel settore dell’e-commerce e della logistica, Amazon è un attore chiave nel settore del trasporto su strada, in quanto gestisce una delle flotte di camion, furgoni e altri veicoli per le consegne più grandi al mondo – proseguendo poi – Siamo molto felici di dare il benvenuto ad Amazon nella famiglia IRU e non vediamo l’ora di lavorare insieme su una serie di questioni importanti, come la decarbonizzazione e la sicurezza stradale».
Con Amazon Transportation Services e Amazon Logistics, la società di e-commerce collabora con migliaia di piccole e medie imprese a livello globale, sia per il trasporto di linea sia per le consegne di ultimo miglio. Impegnata nella sostenibilità ambientale nel 2019, la internet company ha co-fondato il Climate Pledge, impegnandosi a utilizzare il 100% di energia rinnovabile entro il 2025 e a raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell’accordo di Parigi. Un obiettivo ambizioso che ha portato Amazon a sviluppare il programma Shipment Zero per rendere il 50% di tutte le consegne Amazon a zero emissioni di carbonio entro il 2030, combinando diverse azioni che passano dall’utilizzo di imballaggi sostenibili, di energia rinnovabile, di veicoli a zero emissioni e un maggior ricorso all’intermodalità .