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Come impegnarsi ad agire per generare energia? Le risposte dell’assemblea di Anita

Il 16 settembre, a Santa Teresa di Gallura (SS), l’associazione di categoria ha chiamato a raccolta rappresentanti di primo piano delle istituzioni nazionali e comunitarie, ma anche di enti e società, per fare il punto sui contributi possibili che ogni attore sociale deve fornire in questa contingenza critica, in cui è necessario mettere in atto soluzioni concrete per affrancarsi a livello energetico usando se possibile minori fonti fossili e più rinnovabili

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Abbiamo bisogno di energia. Perché quella che abbiamo è scarsa e costa troppo. È una constatazione di scala globale (o quanto meno occidentale), ma che coinvolge necessariamente tutti, comprese le imprese di autotrasporto merci e logistica. Ma soprattutto dall’urgenza e dalle criticità che sta generando emerge un’evidenza che suona simile a quella toccata con mano con la pandemia: ci salviamo tutti, se tutti forniscono il proprio contributo. Anche perché quando la problematica è allargata, le soluzioni di scala ristretta sono per lo meno inadeguate. Ecco perché ANITA, interessata a dare il proprio contributo a una comunità che prende forma sulla base di specifici fabbisogni energetici e proprio perché è consapevole di quanto sia necessario dare concretezza alle soluzioni di affrancamento energetico che chiamino in causa il minor uso di fonti fossili e lo sviluppo delle rinnovabili, ha pensato di titolare la propria assemblea annuale, in calendario il prossimo 16 settembre dalle ore 14 presso il Resort Valle dell’Erica a Santa Teresa Gallura (SS), «Generazione Energia», inserendo un sottotitolo che può funzionare doppiamente in base a come si modula l’accento: «Impegnati ad agire». 

Il tema è quindi quello di accelerare i processi di decarbonizzazione, tenendo però i piedi in terra e cooperando ognuno per la propria parte. Il senso della cooperazione emerge già scorrendo il programma della giornata, ricco di interventi e di relatori di primo piano, riferiti però sempre a un preciso attore sociale.

A scuotere le coscienze sarà inizialmente un monologo – sulla falsa riga di quelli proposti in tv – dello scrittore Stefano Massini. Poi, dopo la relazione del Presidente di ANITA Thomas Baumgartner, ci saranno i rappresentanti di istituzioni nazionali e comunitarie. Vale a dire, rispetto alle prime, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, la viceministra Mims Teresa Bellanova, il Capo Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims Mauro Bonaretti, il Direttore Generale Incentivi Energia del Ministero della Transizione Ecologica Mauro Mallone. A parlare invece a nome delle istituzioni europee saranno il Capo di gabinello della commissaria Adina Vălean Walter Goetz e la Policy Officer e Case Handler presso la DG Competition della Commissione Europea Olga Simeon.

Seguiranno l’intervento di Massimo Deandreis, Direttore Generale del Centro Studi SRM collegato a Intesa Sanpaolo, e la tavola rotonda  «Veicoli e vettori energetici per decarbonizzare i trasporti» a cui parteciperanno: Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, Hannelore Rocchio, Responsabile Energy Evolution Integrated Initiatives & Regulatory Activity di ENI, Simone Benassi, Responsabile delle Comunità energetiche di Enel X Italia, Roberto Valzasina, Direttore Clienti Strategici Italia di Air Liquide e Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura.

Infine, a chiudere la giornata, per ridare centralità alla persona e dignità a una professione sempre più carente, ANITA ha pensato di lanciare un nuovo premio da assegnare all’Autista dell’anno, scelto all’interno delle aziende associate.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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