La rivoluzione della mobilità elettrica non potrebbe pienamente concretizzarsi senza il coinvolgimento dei veicoli commerciali. Furgoni e van popolano le nostre strade e autostrade e così anche per loro, dopo le autovetture, è arrivata l’ora di iniziare ad abbracciare la trasformazione verso l’elettrico, che peraltro in Europa deve pure compiersi entro un tempo obbligato: 2035, vale a dire la data entro cui la Commissione europea ha indicato all’industria automotive di sospendere la vendita di auto diesel e benzina. Di fatto, ci sarà spazio solo per le auto elettriche, a meno che nel 2026 non dovesse venir fuori una tecnologia ugualmente in grado di azzerare le emissioni.
La genesi dell’E-Transit
Anche se questa «deadline» imposta ai costruttori è sembrata particolarmente drastica, in realtà alcune Case, già prima della proposta della Commissione Ue presentata nel luglio 2021, avevano preannunciato il graduale passaggio dalla produzione di veicoli a combustione interna a quella a batteria. Tra queste c’è Ford, che in Europa detiene la leadership nel settore dei veicoli commerciali con una quota di mercato del 14,8%. L’Ovale Blu, ben prima della decisione Ue del 2021, aveva già svelato infatti le proprie strategie di elettrificazione che l’avrebbero portata a vendere al 2030 oltre i due terzi dei suoi veicoli commerciali con tecnologia ibrida plug-in o completamente elettrica. È del 2019, per esempio, il lancio della versione plug-in hybrid dell’iconico Transit e già l’anno prima cominciavano a circolare le prime indiscrezioni sulla realizzazione della versione 100% elettrica. Per concentrare gli sforzi sulla realizzazione di questa vera e propria roadmap, Ford ha poi costituito a gennaio 2022 Ford Pro, una divisione dedicata solo ed esclusivamente ai veicoli commerciali che, tra gli obiettivi, vanta appunto quello di facilitare la transizione al cambiamento. Ed è da quel momento esatto che la strategia di elettrificazione del marchio ha preso la «scossa». A marzo è stato annunciato il via alla produzione di serie del nuovo E-Transit, il primo large van a batteria che l’Ovale Blu ha introdotto sul mercato e che rappresenta la prima pedina della sua offensiva commerciale nel comparto del trasporto a zero emissioni. Due mesi dopo, un altro importante annuncio: «la gamma a zero emissioni si completerà entro il 2024 con l’arrivo di quattro nuovi modelli All-Electric, che andranno ad allargare la famiglia Transit. Si comincerà nel 2023 con il Transit Custom Van da 1 tonnellata e il Tourneo Custom All-Electric, mentre nel 2024 sarà avviata la produzione delle generazioni a zero emissioni di Transit Courier e Tourneo Courier». Insomma, un «piano storico» per difendere la leadership nel settore e, al contempo, farsi promotore del cambiamento.
Toccare con mano il cambiamento
Il risultato reale e tangibile di questo cambiamento lo abbiamo potuto vedere lo scorso 14 giugno a Verona, nell’ambito di un media drive che Ford ha organizzato per far conoscere da vicino il nuovo E-Transit. In realtà, non si è trattata di una vera giornata da «corriere espresso», in quanto i veicoli erano privi di carico, ma piuttosto di una simulazione di possibili tragitti e scenari che il furgone elettrico potrebbe affrontare. In un percorso misto di circa 30 km tra strade urbane ed extraurbane, nei dintorni di Verona e fino a Valeggio sul Mincio, il test ha insomma voluto ricreare le condizioni di utilizzo reale, per valutare tutte le principali caratteristiche del furgone elettrico e capire perché un professionista o un artigiano possa sceglierlo già oggi (senza aspettare il 2035).
Com’è alla guida
Dunque, entriamo nel clou della prova. Il veicolo in dotazione è allestito nella configurazione furgone (ma per il mercato italiano sono disponibili anche le versioni «doppia cabina» e «chassis cabina singola»), spinto da un motore elettrico da 184 CV alimentato da un pacco batterie al litio da 68 kWh, in grado di fornire un’autonomia di 317 km. All’avvio il veicolo regala uno spunto importante, avendo una coppia di ben 430 Nm subito disponibile. E questo è sicuramente un primo punto a favore. Ce ne siamo resi conto soprattutto nel traffico cittadino veronese, quando in prossimità di rotonde o incroci siamo riusciti ad affrontarli con agilità. Inoltre, sempre con riferimento all’uso urbano, le continue decelerazioni e frenate hanno consentito l’azione di recupero di energia delle batterie. Tanto che a metà tragitto, dopo aver percorso circa 15 km, il computer di bordo segnalava un’autonomia di 293 km (dai 300 di partenza). Proiettando questi numeri su più elevati chilometraggi, è quindi lecito ritenere che una giornata-tipo di un corriere possa essere affrontata senza particolari preoccupazioni dal punto di vista della cosiddetta «ansia da ricarica».
Altro elemento che ci ha positivamente impressionato è stato il comfort al volante, molto elevato grazie alla silenziosità del motore elettrico e alle sospensioni in grado di attutire bene le asperità del terreno, soprattutto lungo alcune stradine di campagna attraversate nei pressi di Valeggio sul Mincio. Buona anche la maneggevolezza del mezzo, garantita da un ampio raggio di sterzata. La marcia è fluidissima: se non fosse per le dimensioni esterne importanti, sembrerebbe di essere al volante di una vettura.
Raggio di visione ampliato
Le manovre sono aiutate dai sensori di parcheggio e da telecamere che consentono una buona visuale di quanto avviene attorno al furgone. Da citare, in particolare, la nuova telecamera a 360°, che ripropone sullo schermo a 12 pollici una vista dall’alto dei dintorni dell’E-Transit, contribuendo a evitare gli ostacoli quando si effettuano manovre in spazi stretti con una vista limitata. Questa tecnologia lavora insieme al reverse brake assist, che utilizza una combinazione di sensori e telecamere per rilevare pedoni, ciclisti e ostacoli durante la retromarcia. Sempre in tema di visibilità, è utilissimo, poi, il retrovisore interno digitale, che si trova dove solitamente è posizionato lo specchietto classico e offre una visuale posteriore panoramica durante la guida. Grazie a una telecamera posteriore, infatti, lo specchietto consente di vedere la strada dietro al veicolo senza che la visuale venga ostruita da un’eventuale paratia. Il tutto a beneficio di una sicurezza ancora maggiore, soprattutto nei parcheggi.
E a proposito di sicurezza, il veicolo è dotato di un’ampia gamma di tecnologie per l’assistenza alla guida. Citiamo, solo a titolo di esempio, il sistema di frenata automatica d’emergenza con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni, il cruise control adattativo intelligente con riconoscimento dei segnali stradali, i dispositivi di mantenimento e di avvertimento di cambio corsia. Ricca è anche la dotazione tecnologica per la connettività. All’interno, al centro della plancia, giganteggia il display touchscreen da 12 pollici con il sistema di infotainment Sync 4, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, intuitivo nell’utilizzo e con un navigatore chiaro nelle indicazioni.
Costi di gestione ridotti
È stato bello, per una volta, incontrare una “collega” per strada e viaggiare con lei per un po’. Ammetto che è sempre stato il mio sogno poter condividere questa strana passione con un’altra r
Il nostro test drive termina a Valeggio sul Mincio, dove lo staff Ford ci attende per raccontarci qualcosa di più su alcune caratteristiche del veicolo, difficilmente percepibili in una semplice prova simulativa. Quella più significativa riguarda i costi di gestione, che sarebbero inferiori del 40% rispetto ai modelli equivalenti con motore diesel. Tutto merito degli intervalli di manutenzione ridotti e del basso logoramento dei sistemi elettrici, data la loro minor complessità meccanica. Anche il prezzo di listino, che parte da 53.750 euro, è estremamente aggressivo ed è pensato per garantire la massima accessibilità. «Anche per questo motivo – ha sottolineato Marco Buraglio, direttore commerciale Ford Italia – l’E-Transit vuole essere una proposta di mercato altamente competitiva per il mercato europeo e rappresenta già oggi la scelta ideale per le aziende che desiderano inserire veicoli elettrici nelle loro flotte».
Il messaggio lanciato da Ford, insomma, centra il punto della questione: ridurre il gap di prezzo tra alimentazioni tradizionali ed elettriche. Ma è anche un invito a precorrere i tempi, sul cui biglietto c’è scritto più o meno così: «Iniziamo subito a lavorare, insieme. Perché il futuro è già qui».