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I conti di Maersk: con gli ETS spedire un container Asia-Europa costerebbe 170 euro in più

L’inclusione del trasporto marittimo non è ancora sancita, ma le compagnie di navigazione già fanno i conti e li comunicano pure ai propri clienti. Gli incrementi sarebbero significativi ed ecco come sono stati quantificati per singola tratta e distinguendo un carico secco da uno reefer

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Improvvisamente gli ETS sono entrati nella vita dei cittadini. Abbiamo scoperto che gasolio e benzina a causa di questo acronimo (che sta per Emission Trading Scheme) potrebbero avere prezzi superiori, che l’autotrasporto potrebbe aumentare i propri costi, che anche un termovalorizzatore sarebbe gestito con oneri maggiorati (a partire dal 2028) rispetto a oggi. Adesso arriva la voce del mare: se anche i trasporti marittimi finissero con l’essere inclusi nel sistema di scambio delle emissioni, spedire un container dall’Asia al Nord Europa costerebbe molto di più. A fare i conti – e a comunicarli anche ai propri clienti – è stata una compagnia leader come Maersk, secondo cui se il carico del container è secco l’incremento si fermerebbe a 170 euro, se è reefer si arriverebbe a 255 euro.

La giustificazione sarebbe nel fatto che le normative europee dispongono di un elevato grado di extraterritorialità che finisce per condizionare i movimenti delle merci anche quando si spostano oltre i perimetri comunitari. E comunque l’inclusione dello shipping nell’ETS comporterebbe la necessità per le compagnie di acquistare quote per il 50% delle emissioni dei viaggi in partenza da un porto dell’Ue verso uno non Ue e altrettanto per viaggi in partenza da un porto extra Ue verso uno Ue. Rispetto ai viaggi tra due porti europei o rispetto alle navi ormeggiate in porti Ue le quote da acquistare sarebbero per il 100% delle emissioni. Anche se, almeno inizialmente, la Commissione europea ha proposto di arrivare all’inclusione in maniera graduale iniziando con un 20% delle emissioni verificate nel 2023 per arrivare al 100% nel 2026.

In ogni caso per Maersk l’aumento dei noli dovuto agli ETS scatterebbe già dal primo trimestre del 2023 e sulle singole rotte viene quantificato in questo modo (rispetto a un container da 40 piedi):

  •  Nord Europa-Asia 99 euro
  • Asia-Nord Europa 170 euro su carichi secchi e 255 euro sui reefer
  • Medio Oriente-Nord Europa 106 euro su secchi e 150 euro su reefer
  • Nord Europa-USA 184 euro su secchi e 276 euro su reefer
  • Sud America-Europa 213 euro sul secco e 319 sul reefer
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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