Siamo alle carte bollate. L’ultima riforma dell’Albo dell’Autotrasporto, quella che ha ristretto la presenza all’interno del Comitato Centrale a un singolo rappresentante per ogni confederazione rappresentata al CNEL, anche se questa raccoglie al suo interno diverse associazioni, ha lasciato molti scontenti. A partire, ovviamente, dagli esclusi. Tra questi FIAP, che però non è rimasta con le mani in mano, da tanti punti di vista. Da quello strettamente giuridico, infatti, ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. L’udienza relativa è stata fissata per il prossimo 6 giugno e tutto lascia presupporre che ne vedremo delle belle. Il segretario generale Alessandro Peron, sempre più animato da concretezza e intraprendenza, per adesso si nasconde dietro argomentazioni giuridiche costruite con la logica del «vedo-non vedo»: dicono tanto, ma non tutto.
Lamenta su un piano di merito che la modifica introdotta è stata spacciata come un tentativo di «contenere l’ampiezza della rappresentanza, a detta di qualcuno divenuta eccessiva e di freno al lavoro dell’Albo». E tale requisito, definito «di chiara matrice “soggettiva”», non ha ottenuti i risultati sperati, visto «il numero dei soggetti ammessi poi al nuovo tavolo» e visto pure che con l’introduzione di un ulteriore elemento distintivo, di natura “soggettiva”, «lo scenario non sia migliorato, ma peggiorato». Addirittura, secondo Peron, «il requisito del CNEL introdotto, ha determinato, di fatto, l’azzeramento di ogni altro elemento distintivo e qualitativo». Ed ecco perché – puntualizza – «avrebbe avuto maggior impatto l’adozione di altri requisiti e parametri di riferimento di natura oggettiva».
Se non avete capito molto di queste argomentazioni non vi preoccupate: materiale su cui discutere ce n’è se il TAR ha accolto il ricorso. E quindi torneremo di certo a prenderlo in considerazione quando avremo davanti le carte processuali. La cosa invece da sottolineare – quasi per ironia della sorte – è che il tribunale amministrativo vaglierà il ricorso proprio il giorno in cui a Bologna FIAP inaugura il One Day Truck & Logistics, «evento che coinvolgerà la filiera estesa del Trasporto, della Logistica e dell’Aftermarket – spiega il segretario – nella discussione sui temi del Pianeta, dell’Ambiente, del Profitto e della Prosperità. Argomenti impegnativi visti gli ultimi sviluppi soprattutto in sede europea relativi alle politiche di contrasto alle emissioni di carbonio».
Iniziativa peraltro già organizzata in passato e che si affianca ad altre messe in campo negli ultimi tempi, sempre nell’ottica di compensare l’esclusione da alcuni consessi con un incremento di visibilità in altri. Al Transpotec Logitec milanese di maggio 2022, per esempio, tanti hanno potuto toccare con mano le capacità di FIAP di creare aggregazione e, all’interno di un affollato Logistic Village, di stabilire un momento di confronto non più ristretto all’anello (a volte asfittico) del trasporto, ma aperto anche alle controparti contrattuali e agli interlocutori pubblici. Un successo sul campo e nella rappresentanza di fatto che adesso vorrebbe bissare anche nelle aule di un tribunale. Andrà veramente così? Come si dice: lo scopriremo solo…