Quasi 8.000 in un anno, 652 al mese, 22 al giorno, 1 ogni ora. Sono i numeri allarmanti dei tir e furgoni rubati in Italia secondo le ultime stime della Polizia di Stato, rese note dall’Osservatorio Viasat 2022. Cifre che mettono ben evidenza come le organizzazioni criminali vedano chiaramente nei camion e nei furgoni obiettivi facilmente depredabili.
L’Osservatorio ha messo in evidenza come nel 2021 siano spariti 2.194 mezzi pesanti. A questi vanno poi aggiunti i 5.628 furgoni rubati. Ogni anno, quindi, vengono rubati 7.822 mezzi da trasporto, tra pesanti e leggeri, con conseguente elevato danno economico per le aziende. Un dato, questo, che testimonia quanto quello dei furti sia un fenomeno ancora dilagante in Italia. La Lombardia è la regione più a rischio d’Italia con 1.470 mezzi per il trasporto merci rubati. Segue la Puglia (1.204) e il Lazio (1.116). Appena giù dal «podio» la Campania (1.096).
E neanche sul fronte dei ritrovamenti, le notizie non sono buone. Complessivamente si recuperano, infatti, solo il 41% dei mezzi rubati. Il dato dei Tir si attesta intorno al 31%, ben al di sotto dell’anno precedente, quando invece era del 40%. Qualcosa di meglio per i furgoni: se ne recuperano oltre il 45%. Il problema, raccontano le cronache, è che anche quando il mezzo viene recuperato, molto spesso è già stato «ripulito» dei beni che trasportava, con gravissimo danno economico per le aziende.
Il motivo di questa piaga dei furti, secondo Gianni Barzaghi, Responsabile della BU Fleet di Viasat, è che generalmente «c’è un unico conducente e la grave mancanza di parcheggi sicuri porta i veicoli a fermarsi nelle piazzole, in aree industriali o nelle stazioni di servizio autostradali, dove sono aggredibili più facilmente».