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Pietra miliare per il futuro dell’e-mobility. Insieme per l’elettrico

Parte l’alleanza Traton-Daimler Truck-Volvo Group per dar vita a una rete di ricarica in tutta Europa da 1.700 colonnine per mezzi pesanti elettrici. Le operazioni di installazione inizieranno già quest’anno per concludersi nel 2027

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È arrivato il momento di dare una scossa, il gioco di parole è quasi obbligato, al mondo della mobilità elettrica per mezzi pesanti. Ad accendere la scintilla sono nientedimeno tre società che, normalmente, si trovano in concorrenza tra loro, ovvero Traton Group (società con in pancia i brand Scania e MAN), Daimler Truck (con Mercedes-Benz e Fuso, almeno in Italia) e Volvo Group (con Volvo Trucks e Renault Trucks). Insomma, tre produttori di veicoli industriali europei, che insieme coprono una quota molto vicina al 100%, si sono riuniti nella creazione di una joint venture finalizzata a installare e gestire un network di ricarica per mezzi pesanti elettrici in tutto il continente.

Una joint venture senza precedenti

Nell’accordo, ufficializzato lo scorso dicembre, i tre produttori si sono impegnati ad avviare e accelerare la costruzione di infrastrutture di ricarica per venire incontro al crescente numero di veicoli elettrici nel continente. L’intesa, con le tre parti che deterranno quote uguali, dovrebbe iniziare a essere operativa nel corso del 2022 dopo il completamento di tutti i processi di approvazione normativa. Sul piatto c’è un investimento importante, che complessivamente tocca i 500 milioni di euro. Una cifra che rappresenta lo stanziamento più alto mai visto in Europa per i mezzi pesanti elettrici. Il piano è molto ambizioso e prevede l’installazione di almeno 1.700 punti di ricarica lungo le autostrade o nelle loro vicinanze, oltre naturalmente ad aree logistiche e altre aree solitamente frequentate dai mezzi pesanti, soprattutto quelle dove i camionisti effettuano il riposo obbligatorio durante la guida. Secondo i piani, il progetto dovrebbe essere completato nel giro di cinque anni. Nel frattempo, i tre soci fondatori sono aperti all’ingresso di altri soggetti e agli stanziamenti di risorse pubbliche.

Gli obiettivi dell’accordo

Negli obiettivi dei tre colossi ci sono da un lato quello di supportare il Green Deal dell’Unione Europea per il trasporto merci a emissioni zero entro il 2050, dall’altro di aiutare le aziende di autotrasporto nella transizione verso soluzioni di trasporto a zero emissioni di CO2, specie in quello pesante a lunga percorrenza. Si tratta di una sorta di «calcio d’inizio» per spronare gli altri attori del settore, così come i governi e i responsabili politici, a lavorare insieme per una rapida espansione della rete di ricarica elettrica, necessaria per poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. Come chiaro segnale verso tutte le parti interessate, la rete di ricarica dei tre contraenti sarà aperta e accessibile a tutti i veicoli commerciali in Europa, indipendentemente dalla marca.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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