Una proroga di sei mesi per rendicontare gli investimenti sostenuti dalle imprese del trasporto merci. È quanto hanno chiesto le associazioni della filiera industriale e commerciale del settore automotive e quelle dell’autotrasporto (Anfia, Anita, Assotir, Confartigianato Trasporti, Fai, Federauto, Fedit, Trasportounito ed Unrae) in una lettera indirizzata alla Direzione Generale per la Sicurezza stradale e l’Autotrasporto del Mims.
Una richiesta volta a evitare che, a causa della crisi globale di carenza di materie prime e conseguenti ritardi nella produzione e consegne di veicoli industriali e commerciali, le imprese di autotrasporto possano perdere i benefici loro spettanti.
«La crisi globale di carenza di materie prime – si legge nella lettera – sta comportando ritardi di produzione e consegne di veicoli industriali e commerciali ordinati nei mesi scorsi dalle imprese di autotrasporto e oggetto della misura di incentivazione del DM 203 del 12 maggio 2020 e connesso Decreto Direttoriale prot. 145 del 7 agosto 2020, che ha supportato gli investimenti delle imprese che svolgono trasporto merci in conto terzi per il periodo di prenotazione maggio-giugno 2021».
«Per evitare che queste ultime, per cause di forza maggiore, possano perdere il beneficio e per salvaguardare le importanti risorse stanziate ed impegnate dal Ministero, le scriventi associazioni intendono sensibilizzare il Mims ed in particolare la Sua Direzione Generale, per la previsione di una proroga della scadenza per la conclusione e la rendicontazione dell’investimento – attualmente fissata al 14 marzo 2022, ai sensi del Decreto Direttoriale n. 74 del 26 aprile 2021 – di almeno 6 mesi (14 settembre 2022)».