Il futuro della mobilità elettrica, si sa, è strettamente legato allo sviluppo delle batterie, fulcro vitale dei veicoli a zero emissioni perché garantiscono, a seconda della loro potenza, valori più o meno elevati di autonomia. Oggi proprio sull’evoluzione delle batterie di ricarica dei veicoli elettrici si stanno concentrando in particolar modo gli sforzi della ricerca, anche perché sono le batterie uno dei principali punti deboli da superare (se non il principale) per far diventare la mobilità elettrica un fenomeno di massa, considerando che sono costose, con vita relativamente breve, prodotte con elementi rari e complicate da riciclare.
Non è un caso che negli ultimi tempi sta proseguendo la corsa dei costruttori automobilistici a stringere alleanze con produttori di chip o di materiali per la produzione diretta di batterie, con l’obiettivo di rafforzare il proprio know-how e la propria posizione in questo ambito. Lo sa bene Volkswagen, che proprio di recente ha siglato tre nuove partnership, indipendenti l’una dall’altra, con l’obiettivo comune di sviluppare tecnologie sempre più innovative fondamentali per realizzare in serie batterie dall’elevata sostenibilità.
I nuovi partner sono Umicore, azienda leader nella tecnologia dei materiali, gli specialisti in batterie di 24M Technologies e Vulcan Energy Resources Ltd, società che opera nel campo delle tecnologie pulite.
La partnership con Umicore
Le due società costituiranno una joint venture per l’approvvigionamento di materiali catodici per gli impianti europei in cui saranno prodotte le celle del Gruppo di Wolfsburg. L’intenzione è aumentare gradualmente la capacità produttiva della joint venture, a partire dal 2025 con la gigafactory di Salzgitter, per cui è prevista una capacità iniziale di 20 GWh all’anno. L’obiettivo finale, invece, è raggiungere una capacità produttiva annua pari a fino 160 GWh entro il 2030, ovvero ciò che serve per alimentare circa 2,2 milioni di veicoli 100% elettrici.
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale poter contare su una partnership a lungo termine che preveda anche la condivisione degli investimenti e definire un percorso per sviluppare le tecnologie di prossima generazione, così come l’ottimizzazione dei costi e dei processi produttivi. Un altro aspetto importante sarà creare capacità produttiva sia per i materiali catodici, sia per i precursori, garantendo inoltre la disponibilità di materie prime procurate eticamente, sostenibili e a prezzi competitivi. In una fase successiva, Volkswagen e Umicore considereranno la possibilità di integrare nella joint venture ulteriori attività legate al riciclo e alla raffinazione delle celle. L’obiettivo è creare una catena di approvvigionamento europea per le batterie.
24M Technologies, nuove tecnologie per le batterie
Lo scopo della partnership di Volkswagen AG con 24M Technologies, invece, è industrializzare l’omonima tecnologia, ovvero un processo semisolido per la realizzazione delle batterie, un’evoluzione rispetto a quello di rivestimento a secco. In questo modo sarà possibile ottimizzare i costi di produzione delle batterie, riducendo l’utilizzo di materiale ed eliminando diversi passaggi dal processo produttivo convenzionale. Per questo, una nuova società controllata dal Gruppo Volkswagen svilupperà ulteriormente la tecnologia inventata da 24M Technologies.
Tra i potenziali vantaggi ci sono la riduzione dell’area produttiva fino al 40%, un risparmio notevole sugli investimenti e un riciclo più efficiente, oltre all’abbattimento della carbon footprint relativa alla produzione delle batterie. L’implementazione del processo nella produzione di massa è prevista per la seconda metà del decennio.
Litio carbon neutral grazie a Vulcan Energy Resources
Terza alleanza è quella con Vulcan Energy Resources, che fornirà al Gruppo Volkswagen litio carbon neutral – prodotto partendo da una salamoia geotermica locale – proveniente dalla Valle del Reno in Germania.
Il contratto prevede la fornitura di idrossido di litio per 5 anni a partire dal 2026. Grazie a questo accordo, il Gruppo Volkswagen potrà assicurarsi la copertura necessaria per la produzione diretta di celle per le batterie in Germania e, più in generale, in Europa.