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Traton-Daimler-Volvo. Prende vita la rete europea di ricarica per i camion elettrici

Come previsto nell'accordo preliminare, l'investimento complessivo è stato fissato a 500 milioni di euro. La rete (1.700 punti) sarà a livello europeo, pubblica e ad alte prestazioni; verrà posizionata vicino alle autostrade e negli hub logistici e di destinazione; potrà essere utilizzata da mezzi di tutte le marche

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Traton Group (marchio che comprende Scania e MAN), Daimler Truck e Volvo Group, i tre principali produttori di veicoli commerciali europei, hanno ufficializzato la joint ventureannunciata lo scorso luglio – per installare e gestire una rete di ricarica pubblica continentale ad alte prestazioni. Il network elettrico sarà utilizzato dagli autocarri pesanti e pullman a lungo raggio elettrici.

Nell’accordo i tre produttori si sono impegnati ad avviare e accelerare la necessaria costruzione di infrastrutture di ricarica per venire incontro al crescente numero di veicoli elettrici in Europa e a contribuire al trasporto europeo climaticamente neutro entro il 2050.

L’intesa, con le tre parti che deterranno quote uguali, dovrebbe iniziare a essere operativa nel 2022 dopo il completamento di tutti i processi di approvazione normativa. L’investimento è stato confermato nell’impressionante cifra di 500 milioni di euro, di gran lunga il più grande impegno finanziario in infrastrutture di ricarica nell’industria europea degli autocarri pesanti fino a oggi.

I punti di ricarica a energia verde ad alte prestazioni da installare e gestire saranno almeno 1.700, localizzati vicino alle autostrade, nonché nei punti logistici e di destinazione entro il 2026. Il numero di punti di ricarica è destinato ad aumentare con la ricerca di partner aggiuntivi e finanziamenti pubblici. Il patto dovrebbe operare sotto la propria identità aziendale e avere sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.

Negli obiettivi dei tre colossi ci sono da un lato quello di supportare il Green Deal dell’Unione Europea per il trasporto merci a emissioni zero entro il 2050, dall’altro di aiutare le aziende di autotrasporto nella transizione verso soluzioni di trasporto a zero emissioni di CO2, specie in quello pesante a lunga percorrenza.

Si tratta di una sorta di “calcio d’inizio” per spronare gli altri attori del settore, così come i governi e i responsabili politici, a lavorare insieme per una rapida espansione della rete di ricarica elettrica, necessaria per poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. Un recente rapporto di settore, pubblicato da ACEA, ha stimato infatti la necessità di 15.000 punti di ricarica pubblici e di destinazione ad alte prestazioni entro e non oltre il 2025 e di 50.000 punti di ricarica ad alte prestazioni entro e non oltre il 2030. Come chiaro segnale verso tutte le parti interessate, la rete di ricarica dei tre contraenti sarà aperta e accessibile a tutti i veicoli commerciali in Europa, indipendentemente dalla marca.

Gli operatori di flotte di veicoli elettrici a batteria saranno in grado di sfruttare sia la ricarica rapida su misura per il periodo di riposo obbligatorio di 45 minuti in Europa, concentrandosi sul trasporto a lunga distanza – la massima priorità della joint venture – sia la ricarica notturna.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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