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I rimorchi non trainano il mercato: ottobre a -11,2%

Il crollo delle vendite nel settore dei veicoli da trasporto merci non fa sconti a nessun comparto: dopo veicoli commerciali e mezzi pesanti, anche i rimorchi e semirimorchi fanno registrare una flessione in ottobre. Per Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, per dare sostegno al mercato servono interventi strutturali e con prospettive realistiche

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Dopo il segno meno dei veicoli industriali, che in ottobre ha fatto registrare una flessione per tutte le fasce di massa rispetto allo stesso mese del 2020, anche il comparto dei rimorchi e dei semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate fa registrare una flessione. Ad ottobre le unità immatricolate sono state 943, in calo dell’11,2% rispetto alle 1.062 unità immatricolate nello stesso mese dell’anno scorso. È un calo significativo, anche perché si tratta della prima volta nell’anno in corso che il confronto evidenzia un segno negativo.

«A questo punto – ha sottolineato Paolo Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – è ormai evidente che tutto il comparto dei veicoli destinati al trasporto di merci sta andando in sofferenza. In grande difficoltà è soprattutto il mercato dei veicoli trainati: se non riceve adeguati sostegni mirati ad un rinnovo significativo del parco, anche in forme non finanziarie, continuerà sulla strada di un invecchiamento progressivo (siamo ormai a 17 anni di anzianità media), compromettendo sicurezza, efficienza ed affidabilità e, quindi, competitività dell’autotrasporto italiano».

Starace ha sottolineato come i nuovi decreti di finanziamento degli investimenti, nonché l’accelerazione che il MIMS ha dato alle procedure per l’affidamento agli operatori professionali delle revisioni dei veicoli pesanti e dei loro rimorchi, possono essere considerati segnali incoraggianti. «È necessario però – sottolinea – che il sostegno al mercato venga realizzato in modo strutturale e con prospettive realistiche, mentre i controlli periodici su veicoli e trainati dovrebbero diventare sempre più frequenti e severi in funzione dell’anzianità».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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