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In Italia 7 furti di camion ogni giorno

Uno studio di LoJack rivela come il 60% di questi veicoli spariscano nel nulla dopo il furto. Pesanti le ripercussioni sulle aziende. Puglia, Lombardia, Campania e Lazio le Regioni a «bollino rosso»

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Ogni giorno circa 7 mezzi pesanti vengono rubati sulle strade italiane. Solo 4 di questi veicoli sottratti su 10 vengono ritrovati e restituiti ai legittimi proprietari, degli altri si perdono le tracce. Puglia, Lombardia, Campania e Lazio sono i «territori di caccia» preferiti dai ladri. Dal 2011 a oggi il tasso di recupero è crollato di 25 punti, dal 64% al 39%.

Sono queste le principali evidenze che emergono dal Report sui furti di mezzi pesanti 2020, elaborato da LoJack Italia, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno integrandoli con propri report e analisi. La categoria mezzi pesanti individuata dal Ministero include automezzi pesanti, rimorchi, autobus, veicoli speciali, roulotte.

Entrando nel dettaglio dello studio emerge come nel 2020 siano stati rubati 2.435 automezzi pesanti, 6,7 al giorno. Il trend evidenzia un calo del 22% rispetto al 2019, che risente evidentemente anche delle fasi di lockdown che hanno ridotto la mobilità su strada e di fatto complicato anche la vita di questo business criminale. A preoccupare è la più che significativa contrazione dei recuperi, che lo scorso anno sono diminuiti del 28%. Dei 2.435 veicoli rubati solo 954 sono stati ritrovati (il 39% del totale), 6 su 10 sono quindi spariti nel nulla.

Puglia, Lombardia e Campania le regioni da «bollino rosso»

LoJack sottolinea come i dati sui furti di questi veicoli presentino numeri non comparabili con quelli delle quattro ruote (2.435 vs 75mila autovetture), ma producano spesso disagi e perdite sostanziali per le aziende proprietarie del mezzo, che vedono sparire il carico trasportato e con esso il bene strumentale. Tali episodi rischiano di provocare ricadute drammatiche soprattutto quando colpiscono piccole e piccolissime imprese che vedono compromessa la propria capacità di stare sul mercato. Senza contare che in diversi casi il furto del mezzo si realizza con rapina a mano armata che pone seri problemi anche per l’incolumità fisica dell’autista del mezzo.

Le aree più colpite dai furti di questi veicoli si confermano quelle con un più vivace tessuto imprenditoriale, di attività agricole e in cui la presenza del business malavitoso è più opprimente.

La Puglia risulta la regione in cui avvengono più episodi criminali, 541, pari al 22% del totale. Seguono Lombardia (331), Campania (282), Lazio (272), Sicilia (188). In queste aree del Paese avvengono i due terzi dei furti complessivi di questi veicoli messi a segno in Italia.

In 9 anni il tasso di recupero è crollato dal 64 al 39%

Gli ultimi anni hanno registrato una maggiore complessità delle attività di ritrovamento e recupero. La problematicità dei ritrovamenti di questi veicoli appare più evidente nelle regioni del Centro-Sud Italia dove il tasso di recupero scende ben al di sotto della media nazionale: la Campania è ferma al 32%, il Lazio addirittura al 27%.

Il complessivo calo dei tassi di recupero registrato negli ultimi anni (dal 64% del 2011 al 62% del 2013, fino al 39% dello scorso anno) trova spiegazione nell’affinamento continuo delle tecniche di furto che rendono sempre più ardua l’opera di recupero dei veicoli sprovvisti di sistemi di antifurto intelligenti e di smercio di veicoli rubati in traffici internazionali gestiti dalla malavita organizzata.

Altro fenomeno che continua a incidere è quello della morosità di chi prende questi mezzi in leasing e delle conseguenti appropriazioni indebite, che ha provocato un aumento esponenziale dei contenziosi tra le aziende di leasing e società e professionisti clienti che smettono di pagare i canoni dovuti e non restituiscono il veicolo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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