La carenza di materie prime e di componenti sta avendo un impatto sulle imprese di autotrasporto che beneficiano del credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali (quindi anche di camion). Secondo quanto denunciato dalle associazioni di categoria Anfia, Anita, Federauto, Unatras e Unrae, le imprese che beneficiano di tale credito potrebbero infatti perderlo proprio per via dei ritardi nelle consegne di veicoli industriali causati dalla carenza di componenti.
In una lettera indirizzata al governo, le associazioni scrivono come l’attuale condizione di carenza su scala globale di materie prime abbia «dilatato i tempi di produzione, di assemblaggio e di consegna per l’intera filiera dei beni strumentali utilizzati nelle attività d’impresa. Questa crisi globale di produzione fa riferimento soprattutto alla produzione e alla consegna dei veicoli per il trasporto merci che dovrebbero fruire delle agevolazioni fiscali del credito d’imposta riconosciuto dalla legge 178/2020, ma che in vista della ravvicinata scadenza di consegna dei beni al 31 dicembre 2021 rischiano di perderne il beneficio solo a causa di questa contingente situazione».
Le associazioni chiedono dunque di valutare una possibile proroga di 6 mesi per le scadenze di ultimazione dell’investimento incentivato, nello specifico:
- 30 giugno 2022 per ordinativi effettuati nel 2021 senza anticipo del 20%
- 31 dicembre 2022 per ordinativi effettuati nel 2021 con anticipo del 20%
Sottolineando l’importanza di tale misura per l’intero settore, le associazioni chiedono inoltre anche un rifinanziamento per i prossimi anni di questo beneficio, incrementando la percentuale al 12%.