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Droni, robot e hub logistici di prossimità: il futuro della logistica di ultimo miglio

Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C-Netcomm School of Management del Politecnico di Milano gli acquisti online degli italiani sono cresciuti del 3,4% nell’ultimo anno, raggiungendo quota 32,4 miliardi di euro. Cambiano le abitudini di acquisto e cambia la logistica dell’ultimo miglio che deve trovare soluzioni innovative e sostenibili come risposta all’inarrestabile boom dell’eCommerce

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La recente ricerca Snapshot – Last Mile Solutions del Dipartimento di Ricerca di World Capital rivela che il 2021 sarà un anno particolarmente importante per il last mile per tre motivi: il boom dell’eCommerce, la costante innovazione tecnologica e le abitudini di acquisto dei consumatori che si adattano sempre di più a soluzioni high-tech.

«Secondo un recente studio di Frost&Sullivan – si legge nella ricerca – quest’anno la spesa globale per la logistica raggiungerà i 9,5 trilioni di euro con i trasporti che rappresentano il 70% del totale e circa il 40% di questo è per la consegna di ultimo miglio». Serve quindi trovare risposte tempestive ed efficienti per far fronte all’aumento di domanda senza stressare eccessivamente la catena logistica. Come? Grazie alle nuove tecnologie è possibile prevedere modalità di consegna e ritiro degli ordini alternative, in grado di raggiungere anche le aree urbane più popolate e quindi difficilmente raggiungibili con veicoli commerciali di grosse dimensioni.

Gli Stati Uniti sono pionieri nella sperimentazione delle nuove tecnologie e le prime sperimentazioni di droni, robot, cargo-bike, veicoli elettrici e a guida autonoma stanno infatti già facendo la loro comparsa sulle strade delle città, innovando e rivoluzionando le consegne di ultimo miglio. A fare da perno a tutto il sistema ci sono i centri urbani di distribuzione, piccoli magazzini di prossimità che consentono di soddisfare in breve tempo le esigenze dei residenti nelle zone limitrofe e dai quali droni e nuovi mezzi di trasporto adibiti alle consegne last mile possono facilmente raggiungere i consumatori finali. Il tutto con un occhio di riguardo nei confronti anche della sostenibilità ambientale dal momento che i veicoli innovativi consentono un notevole risparmio di emissioni inquinanti rispetto alla tradizionale consegna di ultimo miglio effettuata con i furgoni.

I Droni DHL, già realtà in Cina

Grazie alla partnership tra DHL e la società di veicoli aerei autonomi EHang, i droni per le consegne di ultimo miglio sono già realtà nella città di Liaobu, situata nella regione del Pearl River in Cina. I veicoli sono in grado di coprire una distanza massima di otto chilometri e possono trasportare un peso massimo di 5 chili.  Grazie al sistema di decollo e atterraggio verticale, identificazione visiva, pianificazione del percorso, volo completamente automatizzato e connessione in tempo reale, i droni atterrano quindi su appositi smart locker sviluppati per il carico e lo scarico della spedizione.
Un sistema che potrebbe presto divenire realtà anche al di fuori della Cina, soprattutto se si considera che il 31% degli operatori del settore si mostrano interessati a introdurre progetti basati sull’utilizzo dei droni entro i prossimi tre anni in diversi ambiti, dal trasporto alla sicurezza fino all’inventario di magazzino. Dati confermati anche dallOsservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano secondo il quale l’80% delle imprese dell’offerta sostiene che il mercato avrà un ulteriore forte sviluppo nel prossimo futuro. Solo nel 2020 il comparto ha infatti registrato un valore complessivo di 73 milioni di euro.

Robot a guida autonoma al servizio degli studenti universitari

Tra le principali novità del last mile ci sono anche i robottini a guida autonoma e diversi operatori si stanno lanciando in questa esperienza di consegna alternativa. Tra questi anche Starship Technologies, azienda californiana che ha già sperimentato l’uso di questi mezzi in oltre cento città e venti paesi in tutto il mondo concentrandosi poi sul loro utilizzo all’interno dei campus universitari americani.
Il robot per la consegna di ultimo miglio è in grado di viaggiare sui marciapiedi a una velocità massima di 6 chilometri orari e con una capacità fino a 9,1 Kg. Telecamere, unità di misurazione GPS, sensori a ultrasuoni e radar consentono al veicolo di muoversi autonomamente o con controllo da remoto in caso di necessità e di interagire direttamente con gli umani con cui entrano in contatto.  

Boxbot, il futuro del last mile tra elettrico e guida autonoma

A rappresentare il massimo dell’innovazione di ultimo miglio secondo lo studio Snapshot – Last Mile Solutions sarebbero i veicoli elettrici e a guida autonoma di Boxbot, startup californiana sostenuta da Toyota AI Venture.
l sistema Boxbot combina un hub locale automatizzato in grado di organizzare, smistare e caricare i pacchi in totale autonomia grazie all’intelligenza artificiale. Gli hub sono localizzati vicino a una zona residenziale che viene servita grazie all’utilizzo di due diverse tipologie di veicoli a seconda delle esigenze e del tipo di consegna. I furgoni elettrici con conducenti e veicoli elettrici a guida autonoma possono viaggiare fino a 60 chilometri orari per una capacità massima di 200 Kg di carico. E i vantaggi non sono indifferenti: oltre a consegne più rapide e a basso costo, l’automazione del sistema garantisce una maggiore efficienza consentendo agli autisti delle flotte di effettuare più consegne in meno tempo, senza doversi preoccupare del carico e dello scarico o di organizzare i pacchi all’interno del veicolo.

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