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Primo mese di controlli intensificati all’interporto di Verona: un centinaio le sanzioni

Un protocollo tra Comune e Consorzio ZAI ha innalzato per quantità e qualità il controllo della polizia locale. A luglio sono stati fermati 130 camion: oltre la metà è stato multato per sosta irregolare e 14 per infrazioni nella gestione del tachigrafo. Un autista in possesso di documenti falsi è stato arrestato

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130 camion controllati e poco più di 100 sanzioni comminate. È questo il bilancio stilato dalla polizia locale di Verona dopo che, nel mese di luglio, è diventato operativo un protocollo siglato tra il consorzio ZAI, storico gestore dell’interporto di Verona – Quadrante Europa, e il Comune del capoluogo veneto, finalizzato proprio a potenziare le attività di ispezione. Il Protocollo, infatti, prevede un controllo quotidiano del territorio effettuato con pattuglie e servizi dedicati, grazie al ricorso ad agenti specializzati nel settore dell’autotrasporto e in particolare nel contrasto ai reati documentali, individuati anche grazie a un’apposita apparecchiatura acquistata grazie al contributo dello stesso consorzio. Inoltre, per valutare dati e fenomeni riscontrati nei controlli, è stato costituito un tavolo tecnico permanente tra Comando della Polizia Locale e vertici del Consorzio ZAI, chiamato a puntare un occhio particolare al cabotaggio, ai tempi di guida e di riposo degli autisti, alle merci pericolose e ai reati di furto e di ricettazione.

Ebbene, dai 130 controlli effettuali dal 1° al 31 luglio e dal centinaio di sanzioni verbalizzate emergono alcuni episodi particolari e altri che aiutano invece a cogliere delle tendenze. Tra i primi va ascritto il caso di un arresto, disposto nei confronti di un autista (di nazionalità moldava) trovato in possesso di una carta di identità falsa. Particolare, anche se sempre più diffuso, il sequestro di camion trovato privo di assicurazione e un altro per trasporto abusivo. Per il resto la sanzione “più gettonata” è stata la sosta irregolare che ha colpito la bellezza di 66 autisti, seguita – seppure a distanza – dalle infrazioni relative alla gestione del cronotachigrafo, risultate nel complesso 14. In 4 casi, poi, il trasporto veniva effettuato senza disporre dei documenti necessari, mentre in 2 l’autista non aveva allacciato la cintura di sicurezza. Soltanto una sanzione ha riguardato l’eccesso di velocità

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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