Dal fine settimana scorsa il tratto della A10 tra Genova Aeroporto e Genova Prà è stato completamente riaperto al traffico. Ma altri lavori sono programmati in Liguria per almeno i prossimi cinque anni. Come operare? Secondo il presidente di Federlogistica Liguria, Davide Falteri, non si può andare avanti con commissari e interventi emergenziali: «Qui la crisi è strutturale – puntualizza – e va affrontata con una strategia programmatica precisa a lungo raggio», assegnando «maggiori poteri e flessibilità operativa alle Autorità di Sistema Portuale e ai loro presidenti».
Secondo Falteri, infatti, non si può pensare di affrontare la situazione attuale, di natura strutturale, con la stessa operatività con cui si è affrontata la costruzione del ponte Morandi. Perché in quel caso si trattava di un evento improvviso, mentre «altro è governare e regolare un sistema economico logistico portuale al quale quell’infrastruttura andrebbe abbinata, cogliendo l’occasione delle risorse previste dal Pnrr, con un sistema di digitalizzazione integrato. D’accordo i rimborsi e le esenzioni, ma è chiaro che non possono essere solo queste le soluzioni a un problema che rischia di diventare cronico».
Nella visione di Federlogistica, quindi, andrebbero integrate strada, porto e ferrovia per consentire al sistema economico della città e della regione di esprimersi come dovrebbe. Ed perché al riguardo la sezione ligure dell’associazione propone di prevedere un proprio Ferrobonus, introdotto dalla Regione, per incentivare la crescita del trasporto ferroviario, così come fanno altre regioni, e di coinvolgere i concessionari autostradali affinché possano svolgere un ruolo diretto di alleggerimento delle principali arterie di collegamento.