Vino e olio EVO, prodotti per eccellenza del Made in Italy esportati in tutto il mondo, ma altresì sensibili agli stress ambientali e alle manipolazioni della catena logistica, potranno ora viaggiare mantenendo intatte tutte le loro uniche caratteristiche organolettiche grazie al Quaderno numero 5 di OITAf, pubblicazione che comprende un’introduzione di tipo scientifico, basata sulle acquisizioni della ricerca più recente, a cui fanno seguito le Linee Guida che definiscono le scelte, gli accorgimenti, le operazioni e le precauzioni necessarie a una logistica di qualità per i due alimenti.
Un documento che arriva in un momento di svolta considerando che, complice anche la pandemia, sempre più consumatori da tutto il mondo acquistano online prodotti alimentari per poter gustare, anche a centinaia o addirittura migliaia di chilometri di distanza, le eccellenze del territorio italiano. Ecco, quindi, che è emerge l’esigenza di un trasporto sicuro e controllato, che garantisca il corretto mantenimento dei beni alimentari e di tutti i loro sapori.
«In assenza di regole specifiche – spiega Clara Ricozzi, presidente OITAf, nell’introduzione al Quaderno – per le operazioni di trasporto e stoccaggio, questi prodotti sono soggetti a possibili alterazioni e alla perdita delle caratteristiche organolettiche originare, non solo comprovate da studi accademici, ma rilevate anche dai venditori al dettaglio».
Come ovviare dunque al problema? Grazie al trasporto a temperatura controllata. E qui arriva la novità: nelle linee guida, OITAf raccomanda di abbandonare le modalità grocery di trasporto e stoccaggio, comunemente adottate, e di mantenere invece forchette di temperatura rigide attraverso l’uso di veicoli o contenitori ATP, in grado di garantire stabilità nelle mutevoli condizioni ambientali esterne.
Le Linee Guida si riferiscono dunque principalmente alle condizioni di temperatura, umidità, orientamento e vibrazioni limite cui deve essere mantenuta la merce dal momento dell’uscita dagli stabilimenti di produzione sino agli scaffali dei punti vendita o al domicilio dell’acquirente finale.
Il Tavolo Tecnico che ha redatto le raccomandazioni è composto da diversi esperti, tra cui associazioni del settore alimentare, di logistica e di trasporti, ma anche produttori, rivenditori e trasportatori.