Continua l’impegno di Chereau, azienda leader nel settore dei mezzi refrigerati, nella sua ricerca sui veicoli industriali con motori a idrogeno. L’azienda francese sta lavorando su una nuova linea, la Hydrogen Power H2, e ha annunciato che tra tre anni lancerà le prime 10 pre-serie, con l’obiettivo di passare dal 20 al 25% della produzione seriale con tecnologia H2 entro 10 anni.
Il sistema di produzione di idrogeno di Chereau funziona con il classico processo di elettrolisi che utilizza l’elettricità per trasformare l’acqua in H2 e O2. Il gas idrogeno risultante (idrogeno verde) può essere così immagazzinato e utilizzato per generare elettricità, attraverso una cella a combustibile che, a sua volta, dall’idrogeno nel serbatoio e dall’ossigeno nell’aria, produrrà elettricità e acqua.I veicoli Hydrogen Power H2 possiedono serbatoi di idrogeno installati nel telaio tra i longheroni, un set di celle a combustibile e batterie tampone. I veicoli saranno progettati per almeno due giorni di autonomia a lunga distanza e un giorno in distribuzione, con un rifornimento che durerà solo 10 minuti.
I test su strada hanno permesso di verificare le prestazioni di questa soluzione e anche di fare una prima stima del costo di utilizzo a lungo termine, entrambe con risultati incoraggianti e tali da poterne avviare in futuro l’industrializzazione. Le questioni relative agli aspetti di sicurezza legati a questa tecnologia sembrano risolti e l’unica incognita rimane la durata della cella a combustibile, un problema che i modelli pre-serie, come il Road, aiuteranno a risolvere.
Altri veicoli Hydrogen Power H2 entreranno a far parte delle flotte di alcuni dei clienti della casa transalpina entro la fine del 2021.
Chereau sta inoltre partecipando al progetto H2Coldchain che si propone di allestire stazioni di idrogeno sul territorio, cercando di trasformare la catena logistica del freddo, in gran parte basata sul diesel, in una catena completamente decarbonizzata con l’utilizzo dell’idrogeno verde.
Il progetto prevede che, per sopperire all’assenza di stazione di rifornimento e alla limitata autonomia dei primi camion a idrogeno, venga realizzata una stazione di produzione e distribuzione in ogni sito industriale della catena logistica del freddo. L’idrogeno verde verrebbe perciò prodotto grazie a pannelli fotovoltaici sui tetti dei vari fabbricati industriali dei soggetti e partner di progetto individuati (produttori di prodotti agroalimentari, trasportatori, distributori, costruttori di trattori e semirimorchi), attraverso un elettrolizzatore e un serbatoio di accumulo. In questo modo potrebbero essere superati i limiti di breve e medio termine della rete di stazioni di ricarica in esercizio e accelerata la realizzazione e la crescita del progetto industriale per la produzione e vendita di semirimorchi e camion frigo alimentati ad energia da idrogeno.