Avrebbe potuto provocare una strage il cinquantenne camionista campano che, qualche giorno fa, guidava completamente ubriaco in autostrada subito dopo il casello Modena Sud, direzione Milano. Per fortuna una pattuglia della Polizia stradale che passava di lì si è resa subito conto dell’andamento molto poco lineare del camion, che saltava dalla prima alla quarta corsia seguendo traiettorie degne di un elettrocardiogramma.
Così, resisi conto della pericolosità della situazione, gli agenti si sono posizionati dietro al mezzo e hanno giocato lo stesso ruolo che, nelle gare di Formula 1 svolge la cosiddetta safety car, vale a dire quello di rallentare i veicoli e soprattutto di evitare che quelli sopraggiunti tentassero un sorpasso dello spericolato autista. Quindi, dopo aver creato in questo modo una situazione di sicurezza, la pattuglia della polizia è riuscita, dopo qualche chilometro, a far accostare il camion e ad accertare – qualora vi fossero dubbi – lo stato di ebrezza del camionista. Per essere precisi l’etilometro ha rilevato un tasso alcolemico di 1,79 g/l. A quel punto è scattata ai danni dell’autista sia una denuncia per guida in stato di ebbrezza, sia l’immediato ritiro della patente.
Ricordiamo che l’art. 186 del codice della strada prevede per tale reato – qual è appunto la guida in stato di ebbrezza – le seguenti sanzioni:
- Guida con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l: ammenda da 500 a 2000 euro, sospensione patente da 3 a 6 mesi.
- Guida con tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l: ammenda da 800 a 3200 euro, arresto fino a 6 mesi, sospensione patente da 6 mesi ad 1 anno.
- Guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: ammenda da 1500 a 6000 euro, arresto da 6 mesi ad un anno, sospensione patente da 1 a 2 anni, sequestro preventivo del veicolo, confisca del veicolo (salvo che appartenga a persona estranea al reato).
