La Brexit e le conseguenze che ne sono derivate continuano a essere una spina nel fianco per i trasporti in generale, ma soprattutto per il trasporto merci. L’utilizzo del sistema TIR, ormai collaudato e utilizzato da ben 80 Paesi in tutto il mondo, in questi cinque mesi di transizione dalla Brexit ha sicuramente agevolato e velocizzato le procedure doganali.
Ma che cos’è la convenzione TIR? Come molti sapranno, è un sistema di pre-dichiarazioni doganali elettroniche, effettuate attraverso il sito TIR-EPD, che consentono al trasportatore arrivato in dogana di presentare semplicemente il foglio della pre-dichiarazione, che verrà timbrato sia all’entrata che all’uscita, senza necessità di ulteriori controlli o adempimenti.
Il sistema TIR, gestito dall’IRU nell’ambito di un mandato delle Nazioni Unite, consente quindi di spedire merci da un paese d’origine, attraverso i paesi di transito, fino a un paese di destinazione in compartimenti di carico sigillati controllati dalle dogane tramite un sistema multilaterale reciprocamente riconosciuto. E quindi consente di spostare merci attraverso più frontiere internazionali, facendo risparmiare tempo e denaro agli operatori dei trasporti e alle autorità doganali. I dati IRU parlano di una riduzione dei tempi di trasporto fino al 58% e dei costi fino al 38%.
Gli autotrasportatori TIR accreditati nell’UE possono entrare nel Regno Unito utilizzando questo sistema collaudato per completare facilmente le procedure doganali, senza bisogno di un intermediario doganale per le formalità di transito.
Un esempio virtuoso di utilizzo del sistema TIR nei trasporti verso il Regno Unito è quello della collaborazione fra l’Unione nazionale degli autotrasportatori rumeni (UNTRR) e il nuovo operatore di trasporto TIR Viomargroup, che è servita a organizzare diverse recenti spedizioni dal Regno Unito alla Romania in ambiente TIR.
I camion sono partiti da Ashford, nel Kent, trasportando merci pesanti e ingombranti, come le automobili, e sono arrivati a destinazione in Romania dopo aver attraversato la nuova frontiera doganale e transitato attraverso diversi paesi dell’UE.
«Questi trasporti dimostrano ancora una volta che TIR è un modo conveniente ed economico per gestire la nuova frontiera doganale tra il Regno Unito e l’UE – per gli operatori in Romania e in tutta Europa. IRU continuerà a sostenere il settore nell’affrontare le sfide poste dalla Brexit», ha dichiarato il presidente dell’IRU Radu Dinescu.