È stato un inizio 2021 tutto sommato discreto quello del mercato italiano dei trasporti. Sulla base delle indicazioni fornite dal Barometro Timocom, dopo un gennaio che ha sostanzialmente ricalcato lo stesso periodo del 2020 e un febbraio in cui le richieste di trasporto erano invece rimaste su un livello medio-basso, il mese di marzo ha fatto registrare una buona crescita dei carichi rispetto ai mezzi disponibili, che si è poi attestata a fine aprile al 29%. Un dato positivo se rapportato a quello dello stesso periodo dello scorso anno (21%), anche se quest’ultima cifra risente indubbiamente dell’inizio della fase pandemica e quindi va presa con le molle. Nell’anno in corso, in sostanza, il rapporto tra carichi e mezzi disponibili tra Italia e resto d’Europa si è mantenuto tra 24/76 e 29/71, denotando così un mercato stabile e prudente, anche se certo non spumeggiante. La situazione interna, come spesso accade, è più in salute, ma anche qui molto equilibrata, con il mercato che tocca percentuali intorno al 40% e anche superiori di qualche punto.Nell’export verso altri Paesi continentali emergono i soliti noti: la Germania (72/28) e la Francia (60/40), storici interlocutori e assi pigliatutto del trasporto internazionale italiano, che possono sbandierare cifre molto vicine a quelle dell’annata “normale” 2019. Dall’altro lato le importazioni verso la Penisola premiano le sempre attive Nazioni slave (Serbia al 54% e Slovenia al 51%) e la sorprendente Spagna, che dopo molti mesi di commercio stiracchiato raggiunge un notevole rapporto carichi/mezzi di 45/55.
La situazione europea | Nel Continente la realtà è molto più dinamica. Il primo trimestre del 2021 supera del 58% i valori pre-Covid, con 10 milioni di inserimenti di carichi in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+58%). Tradotto in cifre, l’aumento di inserimenti di carichi nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 è stato pari a +13% a gennaio, +80% a febbraio e +91% a marzo.
Ma anche facendo un confronto tra marzo 2021 e marzo 2019 (periodo privo di condizioni di eccezionalità), si può constatare che l’aumento degli inserimenti di carichi nel mese di marzo 2021 è ancora superiore alla media. I volumi più elevati di trasporti nazionali si sono registrati in Germania, Polonia e Francia.
Una conseguenza di questa elevata domanda di trasporti – che, ripetiamo, ha interessato abbastanza marginalmente l’Italia – è stato il forte calo di veicoli disponibili nel periodo gennaio-marzo 2021, da -3 a -25%. «Ci aspettiamo un ulteriore peggioramento della situazione – ha spiegato Gunnar Gburek, portavoce aziendale di Timocom – a causa dell’avaria della nave Ever Given sul canale di Suez, che porterà a un ulteriore aumento della domanda di trasporti merci su strada e ad una conseguente diminuzione dei mezzi disponibili».
Ricordiamo che, tramite il Barometro, dal 2009 FreightTech Timocom analizza i dati sull’andamento del rapporto tra domanda e offerta di trasporti all’interno della Borsa carichi, integrata nello Smart Logistics System, in 46 Paesi europei. Oltre 135.000 utenti generano ogni giorno fino a 800.000 offerte internazionali di carichi e veicoli.