Notizie economiche incoraggianti per il Gruppo Traton, realtà che riunisce i marchi Scania, MAN, Volkswagen Caminhões e Ônibus (VWCO). Il 2021 è infatti iniziato con una forte crescita di vendita di veicoli, del fatturato e dell’utile operativo. Nonostante il Covid-19, nel primo trimestre si è registrato un aumento del 31% di mezzi venduti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 60.300 veicoli invece dei 46.000 del 2020. Il balzo più significativo lo fanno i camion (compresi i furgoni MAN TGE), in crescita del 36% a 57.200 unità (contro le 42.000 del primo trimestre 2020).
In aumento (+15%) anche i ricavi delle vendite preliminari, per un totale di circa 6,5 miliardi di euro, rispetto ai 5,7 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile operativo preliminare rettificato è triplicato a circa 510 milioni di euro (nel 1° trimestre 2020 era 161 milioni), mentre l’utile operativo non rettificato è stato di circa 150 milioni di euro (contro 161 milioni), considerate anche le spese per il riallineamento di MAN Truck&Bus per 362 milioni di euro e non comprendendo invece il costo dello stabilimento di Steyr. Buono infine il flusso di cassa netto di circa 390 milioni di euro, soprattutto in rapporto al dato negativo di -167 milioni del primo trimestre 2020 nel segmento Industrial Business.
Alla luce di questi dati, il Gruppo Traton sta rivedendo al rialzo alcune previsioni per l’anno fiscale in corso. In particolare, l’utile sulle vendite dovrebbe ora oscillare tra il 5 e il 7% (in precedenza 5-6%), mentre il tasso di conversione in contanti non è più considerato un indicatore significativo a causa della ristrutturazione pianificata di MAN Truck & Bus.
«Per il 2021 ci aspettiamo un flusso di cassa netto nel settore industriale compreso tra 500 e 700 milioni di euro – ha commentato il CEO di Traton, Matthias Gründler – Una previsione che però non contiene spese o pagamenti per il programma di ristrutturazione di MAN Truck & Bus e non include l’impatto della prevista acquisizione di Navistar». I 200 milioni di differenza riflettono il persistente elevato livello di incertezza della pandemia, così come le contromisure associate prese dai Paesi interessati e il loro potenziale impatto sulla produzione e sulle catene di approvvigionamento.