Nel mese di marzo 2021 il mercato dei veicoli commerciali, ovvero quelli con un peso totale a terra fino a 3,5 tonnellate, si è chiuso con un segno positivo: 5,45%. Secondo il Centro Studi di Unrae le immatricolazioni sono state di 18.230 rispetto alle 17.295 del marzo 2019 (poco fattibile il confronto con il marzo 2020).
Il contributo degli incentivi governativi – terminato dopo pochissimi giorni dalla sua uscita – ha sicuramente incentivato l’acquisto di nuovi veicoli commerciali e, di conseguenza, determinato un rinnovo del parco veicolare. Stante alle ultime stime di Unrae, nel 2020 su un parco veicolare di 4.025.000 veicoli commerciali circolanti il 46% era ante Euro 4 (cioè con più di quindici anni di anzianità).
Se parametrate al primo trimestre del 2019, le immatricolazioni da inizio 2021 rimangono invece invariate.
Il ricambio del parco veicolare con mezzi a basso impatto ambientale garantisce benefici non solo all’ambiente ma anche al portafogli delle aziende ecco perché «Unrae chiede con urgenza – afferma il presidente Michele Crisci – il rifinanziamento del fondo per l’acquisto a fronte di rottamazione, di veicoli con alimentazione diversa dall’elettrico (per i quali il fondo assegnato è ancora disponibile). Lo stanziamento dovrebbe consentire una copertura quantomeno fino a fine giugno, periodo già previsto dalla Legge di Bilancio che ha introdotto gli incentivi».
Numeri alla mano
Se diamo un’occhiata alla struttura del mercato delle immatricolazioni possiamo vedere che le immatricolazioni dei privati hanno determinato una crescita del +3,5% e una quota che sale di 1 punto arrivando al 23,3% del totale in un mercato che rimane stabile se si confrontano i primi due mesi del 2021 con il 2020.
Discorso diverso per il noleggio, in particolare per il noleggio a lungo termine che ha subito una riduzione del 7,6% attestandosi al 21,2% di quota mentre quello a breve termine ha recuperato salendo al 5,3% e attestandosi al 28,2% di quota.
Sotto il profilo delle alimentazioni, invece, nei primi due mesi dell’anno a sorpresa vi è stata una crescita dei veicoli ibridi che sfiorano il 5% dell’intero mercato. Il diesel mostra una leggera perdita del 2% e la quota scende all’87,2%, il motore a benzina subisce un calo a doppia cifra scendendo al 3,3%, il metano si ferma all’1,9%, mentre il recupero del Gpl consente di raddoppiare la quota e portarsi all’1,8% del totale. Mentre i veicoli 100% elettrici rappresentato lo 0,8% del totale.
Infine, dal calcolo della media ponderata dei veicoli con massa a pieno carico fino a 3,5 ton con il nuovo ciclo WLTP, per i mesi di gennaio e febbraio, si è evidenziata una riduzione delle emissioni di CO2 dello 0,9%: 192,7 g/km rispetto ai 194,4 dello stesso periodo 2020.