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Gli investimenti a lento rilascio di ZF

L'azienda tedesca, pur avendo subìto una riduzione dei ricavi dell'11% rispetto al 2019, cresce nelle tecnologie destinate a sviluppi futuri. Tale è la neonata divisione dedicata all'elettrificazione della catena cinematica o lo sviluppo di computer veri e propri, destinati a sostituire le attuali centraline dei veicoli

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Il business in salute è quello che ha una prospettiva durevole. ZF, leader a livello globale di tecnologia e fornitore di servizi di mobilità, ha investito sul cambiamento in corso nel settore e adesso già inizia a trarre vantaggio da questa strategia. Un esempio? A fine del 2020, la multinazionale tedesca, seppure abbia subito perdite di fatturato dell’11% rispetto al 2019, ha vinto commesse per componenti elettrici della trasmissione con un volume di vendite pari a 14 miliardi di euro per diversi anni a venire. Un trend positivo proseguito nei primi mesi del 2021 con ulteriori nuovi ordini. E tutto questo è il frutto della creazione di nuova divisione la Electrified Powertrain Technology, che aggrega tecnologie di guida tradizionali, ibride ed elettriche destinate ai veicoli.

Un altro esempio lampante del cambiamento aziendale era già arrivato nel maggio del 2020 quando aveva acquisito WABCO, azienda specializzata in sistemi di controllo di frenata e di tecnologie e servizi che migliorano la sicurezza, l’efficienza e la connettività di veicoli industriali.

«L’obiettivo dell’azienda per tutto il 2020 è stato quello di concentrarsi sulla trasformazione della mobilità – afferma il ceo di ZF Wolf-Henning Scheidere – e lo ha fatto investendo appunto sulla tecnologia. In particolare su guida automatizzata, elettromobilità, controllo del movimento del veicolo e la sicurezza integrata».

I numeri di ZF

I settori di punta

Software e computer centrali definiti come nuovi campi di attività

«Nel lungo termine l’azienda ha l’obiettivo di accelerare nelle aree dell’elettronica, del software e della guida autonoma. Come? Offrendo anche prodotti software che i clienti possono acquistare indipendentemente dall’hardware. L’azienda – continua Scheidere – ha un proprio global software center che funziona secondo le più moderne metodologie di sviluppo software e ha presentato di recente un sistema software automotive, denominato middleware, destinato ai performanti computer centrali dei futuri veicoli».
E l’hardware? ZF ha pensato anche a questo creando un computer modulare ad alte prestazioni – chiamato ZF ProAI – in quanto nei veicoli di nuova generazione i potenti computer centrali sostituiranno le più piccole centraline elettroniche presenti attualmente sui veicoli commerciali e industriali.

La tecnologia relativa all’energia eolica

Anche questo è un business che guarda in avanti. Se domani infatti i veicoli viaggeranno sempre più spesso tramite alimentazione elettrica e se l’energia a tale scopo dovrà essere prodotta con modalità rinnovabili, anche l’energia eolica è destinata a un importante sviluppo. A questa ZF ha dedicato una divisione tecnologica industriale che ha avuto grandi ricavi grazie alla recente collaborazione con il costruttore danese di turbine eoliche Vestas. Insieme svilupperanno inverter per le nuove turbine eoliche, le più grandi al mondo di classe 15 megawatt e per la prima volta, una di queste turbine potrà generare circa 80 gigawatt-ora all’anno di elettricità green.

Una singola turbina eolica è sufficiente a coprire la richiesta energetica di circa 20.000 abitazioni europee e di risparmiare oltre 38.000 ton di CO2. Questo evidenzia il contributo di ZF all’espansione delle energie rinnovabili e alla riduzione dei gas serra

Obiettivi per il futuro

Rispetto al futuro ZF si pone l’obiettivo di arrivare a essere un’azienda a impatto zero entro il 2040. E a questo scopo mira a sensibilizzare anche tutti i suoi partner e i suoi fornitori e clienti, inducendoli a interrogarsi rispetto alle rispettive aspettative in materia di sostenibilità.

Al proprio interno, invece, la multinazionale punta sulla formazione tecnologica dei dipendenti e a tale scopo ha fondato la «e-cademy» per formarli sulla mobilità elettrica e supportarli sul modo di affrontare il cambiamento tecnologico e individuare eventuali futuri profili professionali.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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