Sono 103 le sezioni provinciali della Polizia stradale in tutta Italia e sono coadiuvate da circa 1500 pattuglie che controllano e vigilano su 7.000 km rete autostradale.
Una di queste, appartenenti alla sezione provinciale di Reggio Emilia, l’11 marzo 2021 durante uno dei tanti controlli su strada, volti a verificare la regolare applicazione dei tempi di guida e di riposo degli autotrasportatori, ha fermato un autocarro sospetto.
Dai rilevi della Polizia stradale sono emerse anomalie rispetto a quanto registrato sulla memoria del tachigrafo digitale. Ciò ha indotto gli agenti a sottoporre il mezzo a un controllo accurato da parte di un’officina, che ha rilevato – nello smontare il tachigrafo – una manomissione del sigillo, forzato manualmente, per consentire delle manomissioni.
Le sanzioni in capo all’autotrasportatore e alla sua azienda sono state pesanti: multa per 3.687 euro, oltre alla decurtazione di 32 punti dalla patente di guida e al blocco del veicolo sino al ripristino della sua corretta funzionalità.
I NUMERI FANNO LA DIFFERENZA
Non si tratta di un caso isolato. Prova ne sia che da inizio 2021, nella sola provincia di Reggio Emilia, sono state ritirate 17 patenti di guida per violazione dei tempi di guida e di riposo e 93 le sanzioni comminate per le stesse ragioni.
In pratica, soltanto a Reggio Emilia, un autista ogni tre giorni perde la patente e quasi due autisti al giorno vengono multati per violazione delle norme sui tempi di guida e di riposo
Insomma, i dati parlano chiaro, seppure circoscritti a una sola realtà scelta a titolo esemplificativo: la normativa sui tempi di guida e di riposo è frequentemente disattesa da parte degli autisti, ma altrettanto frequentemente molti di loro vengono multati.
Una campagna di controlli, una raccolta di sanzioni
A questa conclusione eravamo arrivati analizzando i dati della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza della circolazione stradale promossa dalla Polizia stradale e che rientra in un più ampio progetto istituito a livello europeo e denominato «Truck & Bus». Il cui fine è quello di garantire più sicurezza su strade e autostrade. In che modo? Intensificando i controlli sui mezzi pesanti e concentrandosi su:
- Camion (peso, dimensioni, condizioni, di guida, il tachigrafo);
- Carico (lettera di vettura)
- Conducente (patente di guida, uso di alcol/droghe, segnaletica)
A conclusione dell’ultima campagna la Polizia di Stato ha controllato 10.769 mezzi pesanti e 573 autobus. In totale sono state contestate 6.735 violazioni di cui 771 per il superamento dei limiti di velocità, 15 per guida sotto l’effetto di alcol, 5 per guida sotto l’effetto di stupefacenti, 254 per mancato uso delle cinture di sicurezza.
In materia di irregolarità nell’uso del cronotachigrafo sono state rilevate 1.375 infrazioni; 827 le infrazioni relative alle inefficienze tecniche e al carico, 885 quelle relative ai documenti del veicolo e di trasporto, 163 infrazioni nel trasporto di merci pericolose, 30 relative al trasporto dei rifiuti e 2367 altre infrazioni.
Conclusioni
In definitiva possiamo provare a tirare le somme. Una sezione provinciale di medie dimensioni in Italia in soli due mesi sanziona quasi due autisti al giorno per violazioni sui tempi di guida e di riposo. Troppo? Troppo poco? A leggere quanto accaduto in una campagna nazionale di una settimana il dato di Reggio Emilia sembrerebbe in difetto piuttosto che in eccesso. Perché in 7giorni sulle 103 sezioni provinciali sono state rilevate 1.375 infrazioni. Provate a fare i conti e ve ne renderete conto. E forse avrete anche meno voglia di rischiare (semmai lo fate)…
