Cinque milioni per la formazione degli autotrasportatori. Sono questi rispettivamente i fondi stanziati e lo scopo a cui mira un decreto firmato lo scorso 7 gennaio dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. La stessa ministra definisce tali risorse «importanti» in quanto «promuovere una formazione professionale continua e qualificata significa investire sulle persone, il principale patrimonio delle aziende. Aggiornarsi e valorizzare il capitale umano è ancora più strategico per un settore che ha un ruolo fondamentale nell’economia e nella tenuta del sistema paese».
La formazione finanziabile con i fondi pubblici è quella funzionale a far acquisire agli operatori del settore competenze relative alla gestione d’impresa, alle nuove tecnologie, allo sviluppo della competitività e all’innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro. Non possono essere spesi, invece, per corsi finalizzati all’accesso alla professione di autotrasportatore e all’acquisizione o al rinnovo di titoli richiesti obbligatoriamente per l’esercizio di una determinata attività di autotrasporto.
I soggetti destinatari delle azioni di formazione professionale sono le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, i cui titolari, soci, amministratori, nonché dipendenti o addetti siano inquadrati nel contratto collettivo nazionale logistica, trasporto e spedizioni.
I corsi finanziabili vanno realizzati tramite piani formativi aziendali, oppure interaziendali, territoriali o strutturati per filiere e, visto l’attuale stato emergenziale, la formazione a distanza costituisce la modalità di svolgimento preferenziale.
Dando uno sguardo alle procedure, il decreto prevede che le domande per accedere ai contributi vanno presentate a partire dal 15 febbraio prossimo e fino al 19 marzo tramite le modalità che saranno chiarite, tramite pubblicazione sul di sito di RAM e su quello del ministero, a partire dal 1° febbraio prossimo. La formazione, invece, andrà avviata a partire dal 19 aprile 2021 per essere conclusa entro il 6 agosto 2021.
Ogni azienda potrà ottenere un massimo di 15mila euro nel caso di microimprese con meno di 10 occupati fino a un massimo di 200mila per le grandi imprese con 250 o più occupati. I raggruppamenti di imprese possono ottenere un contributo massimo di 800mila euro. Le spese complessive inerenti l’attività didattica dovranno essere pari o superiori al 50 per cento di tutti i costi ammissibili.