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Ma i trasportatori saranno vaccinati quali lavoratori di servizi essenziali o dopo? Intanto Sanilog prolunga le prestazioni gratuite anti-Covid

Tutti hanno ringraziato gli autotrasportatori per la funzione vitale dimostrata durante la pandemia. Ma non sarebbe un messaggio concreto - e non solo verbale - includerli nella previsione di «lavoratori di servizi essenziali» e in quanto tali da vaccinare tra giugno e settembre? In ogni caso il fondo di assistenza sanitaria integrativa del settore tende una mano ai dipendenti del settore

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Ma autotrasportatori, magazzinieri, dipendenti delle imprese di trasporto quando saranno vaccinati? Il dubbio viene andando a scorrere l’ordine di priorità predisposto per la campagna di vaccinazioni, che vede in testa – giustamente – nella fase 1, vale a dire fino a marzo, gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti di lunga degenza e gli ultraottantenni, nella fase 2, da aprile a giugno, contempla gli ultrasessantenni, le persone con immunodeficienza e/o fragilità di ogni età, i gruppi sociodemografici a rischio di malattia grave o morte, gli insegnanti e il personale scolastico ad alta priorità, nella fase 3, da luglio a settembre, gli insegnanti e il personale scolastico rimanente, la popolazione carceraria e quella dei luoghi di comunità, le persone con comorbilità moderata di ogni età e i lavoratori di servizi essenziali e di settori a rischio. Tutti gli altri a seguire. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma chi ha garantito alla popolazione tutta di poter disporre in maniera continuativa, anche nei momenti più difficili del lockdown, di farmaci e di generi di prima necessità sarà incluso tra i lavoratori di servizi essenziali? Il buon senso farebbe propendere per il sì, anche se conferma ufficiali non ce ne sono. Lavoratori di servizi essenziali, infatti, sono sicuramente le forze dell’ordine o, per rimanere nell’ambito dei trasporti, chi guida mezzi pubblici. Riferimenti espliciti al trasporto merci, però, non ce ne sono. Cosa che invece sarebbe opportuna non soltanto perché il servizio di trasporto in tal senso è necessario, non soltanto perché chi si muove per consegnare merci entra in contatto con tante persone e in tanti luoghi diversi (addirittura Stati diversi), ma anche perché in alcuni casi la logistica è stata un vero e proprio focolaio che ha indotto alcune regioni – come per esempio l’Emilia-Romagna – a disporre opportunamente per legge una verifica della positività degli occupati nel settore tramite appositi tamponi. Tutto questo per dire che oltre che il trasporto merci non svolge soltanto servizio essenziale, ma è anche un settore a rischio. E quindi doppiamente meritevole di essere sottoposto a vaccinazione di massa quanto prima.

Un riconoscimento concreto, oltre ai grazie verbali

Bene ha fatto quindi già prima delle vacanze natalizie il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, a chiedere esplicitamente di includere nell’elenco dei destinatari prioritari per la somministrazione del vaccino anche i lavoratori e gli imprenditori di quel «servizio fondamentale» che l’autotrasporto e la logistica, «fatto salvo ovviamente il principio di volontarietà».

Ma adesso che questo elenco esiste, sarebbe opportuno – dopo i tanti ringraziamenti e riconoscimenti anche pubblici (l’ultimo, lo spot natalizio voluto dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli) – che quell’espressione, «lavoratori di servizi essenziali» includesse anche gli autotrasportatori. In modo tale che così avrebbero almeno cognizione tangibile e concreta dell’essere parte di una funzione vitale del paese e di essere quindi trattari di conseguenza.

Il pacchetto anti-Covid di Sanilog

In ogni caso, Salilog, il fondo di assistenza sanitaria integrativa a favore dei dipendenti delle aziende che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro logistica, trasporto merci e spedizione (scaduto – lo ricordiamo – nel dicembre 2019) ha prolungato al 31 dicembre 2021 il pacchetto gratuito di prestazioni straordinarie Covid-19 a sostegno dei dipendenti del settore. Una decisione giustificata con la volontà di fornire un «valido supporto sanitario ed economico alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti che, con il loro lavoro quotidiano, danno un contributo fondamentale al tessuto economico e produttivo del Paese». 

Le misure straordinarie, garantite attraverso UniSalute, la compagnia assicurativa che per il fondo Sanilog eroga le prestazioni di natura generica (sanitarie e assistenziali), comprendono l’indennità giornaliera per ricovero in caso di positività al Covid-19, la diaria post ricovero a seguito di terapia intensiva, la diaria da isolamento domiciliare, il test sierologico e, in caso di positività, i successivi tamponi fino all’avvenuta guarigione.

Le modalità di richiesta così come l’ammontare delle relative risorse economiche destinate sono disponibili su sanilog.info.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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