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Daimler e Volvo, uniti per l’idrogeno

Dopo la stretta di mano dello scorso aprile, i due gruppi impegnati nell'universo truck, sottoscrivono un accordo vincolante per costituire nei primi mesi del 2021 una joint venture finalizzata a produrre e commercializzare celle a combustile a idrogeno. Tra tre anni i primi test, nella seconda metà del decennio la produzione in serie

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Oggi i camion sono alimentati quasi esclusivamente a gasolio. Ma tra venti o trent’anni quale sarà il sistema di alimentazione più diffuso nel mondo del trasporto? Per Daimler Trucks e per Volvo Group non c’è alcun dubbio: il trasporto di domani sarà fondamentalmente elettrico, seppure alimentato in parte a batterie e in parte con celle a combustibile a idrogeno. Quest’ultima modalità, capace di coprire missioni più lunghe in quanto dotata di un’autonomia chilometrica maggiore, è quella più distante da divenire concreta, ma anche quella che richiede investimenti più consistenti e quindi da accompagnare lungo un complicato e costoso processo di sviluppo, che investe necessariamente pure il momento distributivo. Ecco perché in questa fase anche gruppi sulla carta concorrenti finiscono per collaborare e per marciare nella stessa direzione. Esemplare in tal senso quanto stanno facendo Volvo Group e Daimler Truck AG, partiti lo scorso aprile con una formale stretta di mano e oggi arrivati a sottoscrivere un accordo vincolante per creare una joint venture finalizzata a sviluppare, produrre e commercializzare sistemi di celle a combustibile pronti per l’installazione in serie. 

La joint venture sarà assolutamente paritetica, però per arrivare alla costituzione definitiva, prevista nella prima metà del 2021, c’è bisogno di rimettere in equilibrio i conferimenti. E siccome Daimler aveva già creato diversi anni fa una società – la Daimler Truck Fuel Cell GmbH & Co – che ha investito in ricerca e sviluppo proprio relativamente a questa tecnologia, ecco allora che adesso Volvo Group ne acquisisce il 50% versando in contanti (e senza contrarre debiti) al gruppo tedesco circa 0,6 miliardi di euro. In ogni caso, l’operazione dovrà prima essere sottoposta al controllo delle autorità antitrust competenti.

Ovviamente, parlando di due gruppi attivi nel mondo dei veicoli pesanti, le celle a combustile prodotte dalla joint venture Daimler-Volvo avranno come applicazione principali quello dei camion. Per la precisione si andrà a sviluppare un sistema con vari livelli di performance, tra cui un doppio sistema con una potenza continua di 300 kW per veicoli pesanti destinati al trasporto a lungo raggio. Ma vista lo sforzo produttivo necessario per arrivare a realizzare questi prodotti già si pensa di indirizzarli anche in altri ambiti, come quello della produzione di energia stazionaria. Peraltro, Rolls-Royce plc e Daimler Truck AG hanno già firmato una dichiarazione d’intenti che entro fine anno dovrebbe portare a sottoscrivere un accordo di cooperazione nel settore dell’alimentazione elettrica di emergenza di impianti critici (come per esempio i centri di elaborazione dati) con generatori a celle a combustibile stazionari. Tale soluzione, concepita come un’alternativa a zero emissioni ai motori diesel, è stata finora utilizzata solo per gruppi elettrogeni d’emergenza.

Daimler Truck AG e Volvo Group hanno intenzione di avviare i primi test con clienti truck in circa tre anni, per poi traguardare la produzione in serie nella seconda metà del decennio.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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