Bureau Veritas Nexta, società del Gruppo Bureau Veritas Italia, si è aggiudicata la gara per l’ispezione e per tutte le verifiche di sicurezza del Traforo del Monte Bianco. La cosa interessante per le imprese di autotrasporto è che la società ha già fatto sapere che l’attività di verifica del traforo sarà avviata già a partire dall’inizio del 2021, ma che soprattutto – così come specificato nel capitolato – non andrà ad arrecare disagi ulteriori alla viabilità, ma sarà sfruttato essenzialmente il calendario delle chiusure già programmate e anzi si tenderà a limitarle all’uso di una sola carreggiata.
Stiamo parlando di un’infrastruttura al cui interno nel 2019 sono transitati quasi 2 milioni di veicoli e di questi ben 628 mila erano veicoli pesanti. In termini di volumi di traffico, quindi, una delle principali in Europa, ma anche una delle più delicate nella gestione e nella manutenzione, a maggior ragione da quando, fra il 24 marzo del 1999 e il 9 marzo del 2002 a seguito di un drammatico incendio (causato peraltro proprio dall’incendio di un camion belga carico di margarina), il Traforo del Bianco è stato sottoposto a importantissimi lavori finalizzati all’innalzamento degli standard di sicurezza.
Bureau Veritas Nexta, attiva anche negli ultimi mesi nell’attività di verifica e controllo di tunnel e viadotti sulla rete autostradale italiana, espleterà il lavoro di verifica in collaborazione con la società di ingegneria generale e management Proger e con SINA (società di engineering del gruppo ASTM-Gavio).
«Per il Gruppo Bureau Veritas – ha sottolineato Ettore Pollicardo, presidente e CEO Bureau Veritas Italia Holding – questo incarico rimarca tre importanti risultati: il primo è il riconoscimento di un ruolo di eccellenza nel campo delle verifiche di grandi infrastrutture; il secondo è la conferma della leadership di know how del gruppo di esperti nonché di metodologie tecniche ispettive che si stanno rivelando vincenti; il terzo è il consolidamento di un ruolo leader in un mercato, proprio quello delle grandi opere, in cui il Gruppo Bureau Veritas ha investito grandi risorse in Italia e in Europa giocando con decisione le carte dell’affidabilità e della brand reputation».