Vi ricordate le Corsie Verdi? Erano quelle corsie preferenziali per il trasporto create nella prima ondata primaverile del Covid per garantire che le misure di contenimento del virus non compromettano la libera circolazione di merci e lavoratori del settore dei trasporti nel territorio europeo.
La Commissione europea, vista la nuova ondata epidemiologica montante, è tornata sulla questione aggiornando alcune procedure consigliate agli Stati membri, proprio in virtù del fatto che al momento attuale si stanno di nuovo formando delle code e delle lungaggini, che portano il tempo necessario per l’attraversamento delle frontiere ben oltre i quindici minuti giudicati, stimati come sufficienti per espletare tutti i controlli opportuni.
Più precisamente, per migliorare il funzionamento delle Corsie Verdi ha indicato alcuni principi e consigli, tra cui compare, lo mettiamo in testa, l’invito a garantire sempre la disponibilità di servizi quali stazioni di rifornimento, aree di riposo con bagni e docce, take-away, distributori automatici di cibo, alloggi ecc. Anzi, gli Stati membri dovrebbero segnalare questi servizi inviando le informazioni rilevanti alla Commissione affinché possano essere geo-localizzate e incluse nell’app Galileo Green Lanes.
Vediamo in elenco gli altri principi:
• la misura del coprifuoco non dovrebbe applicarsi ai lavoratori e alle attività del trasporto merci;
• la misura della quarantena non dovrebbe valere per i lavoratori del settore dei trasporti o per i fornitori di servizi di trasporto e in particolare non va applicata ai conducenti di veicoli merci (inclusi quelli in transito su un territorio), in quanto svolgono una funzione essenziale. Peraltro, anche nel rispetto della Raccomandazione del Consiglio europeo n. 2020/1475 del 13 ottobre 2020, le autorità statali non avrebbero titolo per richiedere agli autisti di sottoporsi a test sistematici nei punti di attraversamento delle frontiere;
• il ricorso alla presentazione di documenti in formato elettronico e l’utilizzo di sistemi intelligenti di trasporto andrebbe ottimizzato per rendere più celeri le procedure di controllo, ma anche per garantire una maggiore sicurezza degli autisti e del personale addetto alle ispezioni;
• il corretto funzionamento delle Corsie Verdi deve essere applicato rispetto alla modalità stradale, ma anche nel trasporto di merci per ferrovia, via aerea e vie navigabili interne;
• Corsie Verdi vanno create anche rispetto ai Balcani occidentali e ai Paesi che condividono un confine terrestre con l’Unione europea, come la Turchia e gli Stati del “Partenariato orientale”;
• vanno individuati a livello comunitario i punti chiave relativi a un “Piano di emergenza per il settore europeo del trasporto merci”, cui affiancare nel 2021 proposte della Commissione, per fronteggiare in futuro analoghe situazioni di pandemia o di grave crisi ed evitare l’interruzione di continuità nei flussi di trasporto tra gli Stati membri e con i Paesi terzi.
Va anche sottolineato che la stessa Commissione ha individuati alcuni punti chiave e tra questi segnala in particolare la definizione di orientamenti affinché gli Stati membri applichino delle deroghe ai tempi di guida e di riposo degli autisti nel trasporto stradale, assicurando un minimo di coordinamento. Inoltre, va sottoposto a revisione il regolamento sul rinnovo o sulla proroga di certificati, licenze e autorizzazioni e sul rinvio di alcune verifiche e attività formative periodiche.