60 nuovi trattori: sono quelli a cui aprirà le porte la flotta del Gruppo Torello già nel mese di novembre, tutti DAF XF equipaggiati con cabina Super Space Cab e con motorizzazione da 480 CV. Le nuove macchine, allestite con la tipica livrea rossa della società campana nata nel 1975 a Montoro (Avellino) per iniziativa di papà Nicola, sono state consegnate a Umberto e Antonio Torello dall’amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali, Paolo Starace, all’interno del polo logistico Le Mose di Piacenza, uno dei quindici hub sparsi tra Italia, Slovacchia e Romania in cui si articola l’attività principale del Gruppo, vale a dire la movimentazione di merci a temperatura controllata. Non a caso anche i nuovi DAF XF lavoreranno tutti nel trasporto internazionale di merci fresche, saranno tutti agganciati a un semirimorchio frigo e, soprattutto, avranno tutti targa italiana, perché – ha sottolineato Umberto Torello – «l’attività nazionale è significativamente cresciuta in questi ultimi anni».
Un’azienda del calibro di Torello, con un migliaio di veicoli in flotta che percorrono mediamente intorno ai 130 mila km in un anno, a cui vanno aggiunti almeno duemila allestimenti, con 12 sedi all’estero e almeno duemila dipendenti sparsi in diversi angoli dell’Europa, non acquista a scatola chiusa. I primi contatti con DAF – ha raccontato Antonio Torello – si erano stabiliti già alla fine degli anni Novanta per poi interrompersi nel 2008. Più di dieci anni dopo sono ripresi e a quel punto l’azienda campana ha iniziato a testare tre veicoli DAF XF, dei quali «ha apprezzato il livello di equipaggiamenti in termini di sicurezza, il comfort e la vivibilità della cabina, essenziali per autisti impegnati in tratte internazionali, ilaria qualità dell’assistenza su scala internazionale» e, non da ultimo, i ridotti consumi, che lo stesso Antonio Torello ha quantificato in una forchetta che va dai 3,6 ai 3,8 km/litro. Un livello già ragguardevole che in Torello confidano di poter ulteriormente migliorare affidandosi alla formazione mirata fornita da DAF attraverso GuidarePilotare, seppure in questo caso in maniera indiretta, vale a dire formando alcune figure che poi avranno il compito di formare a loro volta gli autisti.
«Quella che intraprendiamo oggi – ha commentato Starace – è l’inizio di una partnership, che speriamo possa durare nel tempo, ma è anche una sorta di ingresso all’interno di una famiglia che da anni opera sul mercato e che, proprio con una guida familiare, è riuscita a diventare un’azienda di primaria importanza anche a livello internazionale».
Umberto Torello, a sua volta, ha aggiunto che «ogni relazione che il gruppo Torello stringe con i suoi clienti e fornitori diventa una partnership e che questa in fondo è anche la chiave del successo dell’azienda».