Della formazione nata nel 1974, con al suo attivo oltre 30 milioni di dischi venduti, restano solo Billy Greer, Phil Ehart e Richard Williams, tutti giunti alla terza età ed ora coadiuvati da componenti più giovani, ma egualmente preparati. Tuttavia i Kansas, forse la più illustre band di ‘progressive rock’ a stelle e strisce, non hanno certamente perso la voglia di fare musica, attraverso un sound rinnovato, ma non distorto da velleità di cassetta o ansie di modernità. Il prodotto che ne esce è tecnicamente valido, ben suonato e con un lavoro di mixaggio di alto livello: la passionalità di “Throwing Mountains”, con il violino di David Ragsdale ad illuminare la scena, o la dolcezza elegante di “Never” ne sono la dimostrazione pratica. Quello che invece piace meno è una sorta di monotonia tematica e piattezza di esecuzione, per cui alla lunga il disco può risultare uggioso e sonnolento. Piacerà soprattutto ai nostalgici del prog e a chi pensa che l’affermazione di Chris Martin dei Coldplay secondo cui il rock è finito sia una boutade poco riuscita.
MUSICA | The Absence Of Presence dei Kansas
L'eleganza senza tempo del progressive rock statunitense
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3 Giudizio |
Autore: Kansas Titolo: The Absence Of Presence Editore: Inside Out Music Prezzo: € 9,99 (MP3 online – Itunes) |
3 Giudizio |
Autore: Kansas Titolo: The Absence Of Presence Editore: Inside Out Music Prezzo: € 9,99 (MP3 online – Itunes) |