Il primo ottobre è una giornata nera per gli euro 3. Non soltanto, infatti, a partire da inizio mese i camion con questa classe energetica non potranno più beneficiare dei rimborsi delle accise (anche se il rimborso opera in maniera trimestrale e quindi fin quando non scade il trimestre potrebbe ancora cambiare qualcosa), ma per gli stessi veicoli – e anche per quelli euro 4 – scatterà il divieto di transitare attraverso il Traforo del Frejus.
In realtà tale divieto, applicato a tutti i veicoli la cui massa complessiva sia superiore alle 3,5 tonnellate, doveva scattare lo scorso 1° luglio, ma poi il vortice di proroghe che investì l’Italia convinse la Sitaf (la società che gestisce il traforo del Frejus sul versante italiano) a far slittare la misura a ottobre.
Il Monte Bianco aveva adottato la stessa misura con un qualche anticipo. Infatti, almeno per i veicoli con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate, era in vigore già dal 1° gennaio 2019, mentre per quelli sopra le 3,5 tonnellate era scattato nel settembre 2019.
Tutti elementi da prendere in considerazione quando si fanno i conti per valutare se, vista pure l’esistenza in questo momento, di incentivi finanziari per l’acquisto di camion nuovi, non sia il caso di rinnovare il proprio veicolo e il proprio parco mezzi.