LIBRI | Come un respiro di Ferzan Ozpetek

Questa storia, che si altalena tra Roma e Istanbul, tra passato e presente, è un intreccio di ricordi, passioni, emozioni, sentimenti e speranze. È una calda domenica di inizio estate, Sergio e Giovanna nel loro appartamento a Testaccio (quartiere romano) sono alle prese con i preparativi del pranzo domenicale a cui parteciperanno come di consueto due coppie di loro amici. Suona il campanello ma non è nessuno di loro. È una donna, non più giovane, elegantemente vestita e avvolta da un’aurea di mistero. Si chiama Elisa Corti e chiede di poter dare un ultimo sguardo a quella casa, appartenuta alla sorella Adele, dove ha vissuto quaranta anni prima. Entrata nell’appartamento si guarda intorno, come a cercare qualcuno, dalla sua borsa fuoriesce un fascio di vecchie lettere mai aperte, custodi di un passato inconfessabile che inesorabilmente ha cambiato lo scorrere delle vite delle sorelle. Il racconto, corale come ogni opera di Ozpetek, coinvolge, anche gli amici nel frattempo arrivati per un pranzo che non verrà mai consumato perché su quella tavola domenicale occupa spazio la storia intrigante e appassionata di Adele, Elisa e delle persone a loro vicine. Da leggere, in questa strana e calda estate.