L’orologio segnava le 22 quando venerdì sera un camion con targa croata è stata segnalato lungo la A28, in viaggio tra Portogruaro e Pordenone, mentre procedeva con repentini cambi di corsia, a destra e a sinistra, senza riuscire a rimanere sulla propria carreggiata. La polizia stradale del capoluogo friulano lo ha intercettato in fretta e in qualche modo lo ha indotto prima a rallentare e quindi a uscire dall’autostrada al casello di Azzano di Decimo. E lì, quando gli agenti sono saliti sul camion hanno trovato in cabina una quantità importante di bottiglie di birra, tutte rigorosamente vuote. Sottoposto ad alcoltest, l’autista, un croato di 52 anni, ha fatto registrare un valore di 2,50 g/litro. A quel punto, così come impone la normativa, gli hanno ritirato la patente e lo hanno denunciato alla Procura per guida in stato di ebbrezza, con due aggravanti in carico: la sua condizione di autista professionale e l’aver commesso il fatto in ore notturne. Una serie di infrazioni che possono arrivare da 1.500 a 6.000 euro di sanzione (nonché l’arresto da sei mesi a un anno), alle quali gli agenti hanno anche aggiunto circa 2.000 euro per altre irregolarità riscontrate sul veicolo. E siccome l’uomo non disponeva del denaro sufficiente a pagare le contravvenzioni, il camion è stato posto in stato di fermo amministrativo.
La vicenda, poi, proseguiva con l’accompagnamento dell’autista in un albergo della zona, nei pressi dal quale però nel corso della notte veniva avvistato da un’altra pattuglia della polizia di Pordenone, mentre vagava sotto la pioggia, sprovvisto di documenti.
Vista la situazione erano gli stessi agenti ad accompagnarlo in un altro albergo e saldargli il conto, onde evitare altre vicissitudini. L’indomani poi, l’azienda di autotrasporto alle cui dipendenze lavorava l’autista, provvedeva non soltanto a recuperare l’uomo, ma anche il camion sottoposto a fermo, dopo aver pagato il pesante conto in sanzioni.