La Legge istitutiva degli interporti italiani compie 30 anni e, per l’occasione, la UIR – l’associazione che riunisce i 23 interporti Italiani – ha redatto una bozza di Disegno di legge di riforma per il rilancio del settore consegnandola al Sottosegretario di Stato, Salvatore Margiotta.
Tra i principali punti ipotizzati vi è l’istituzione di un Comitato Nazionale per la Logistica e l’intermodalità, necessario per armonizzare e regolamentare la materia.
«Durante l’emergenza Covid il settore della logistica nel suo complesso ha tenuto benissimo e, seppur con sacrificio, ha consentito al Paese di andare avanti – ha commentato il sottosegretario Margiotta – Tra i settori della logistica vi è certamente quello degli interporti, che nei trent’anni successivi alla legge ha dimostrato sì luci e ombre, ma con punte di eccellenza sia italiane che europee. Diventa necessario oggi ripensare la legge, attualizzarla, o per iniziativa parlamentare o del Governo, per riordinare e rilanciare un settore che può essere centrale anche in questa nuova fase dell’economia».
«A distanza di 30 anni dalla legge istitutiva, gli Interporti italiani, chiedono che finalmente si metta mano ad una legge di riordino degli interporti, che metta l’Italia al passo con gli altri paesi europei» ha sottolineato Matteo Gasparato presidente degli interporti italiani e presidente dell’Interporto di Verona.
La rete interportuale rappresenta oggi in Italia circa il 40% del valore aggiunto rispetto a quello attivato da tutte reti nazionali della logistica, compreso il mare. Complessivamente gli interporti dispongono di circa 32 milioni di mq di aree e magazzini al servizio della logistica e movimentano circa 65 milioni di tonnellate di merci, con oltre 46.000 i treni partiti/arrivati all’anno.
Se in piena pandemia il sistema della circolazione delle merci non ha collassato lo si deve anche al network delle strutture intermodali e interportuali che hanno continuato a garantire l’operatività. Questa fase di programmazione della ripresa rappresenta quindi econdo la UIR l’occasione per riformare e modernizzare la rete italiana degli interporti.