Teleroute viene acquisita dal Gruppo Alpega nel 2017. Da allora l’Italia, con il Benelux, la penisola iberica e la Romania, è diventata un mercato chiave per questa borsa carichi. Tant’è che il 2019, valutato sulla base dell’attività interna alla borsa carichi, è stato un anno eccezionale per il trasporto italiano: l’attività complessiva, anche grazie all’aumento di liquidità avvenuto con l’acquisizione di Wtransnet, borsa carichi spagnola che vede l’Italia fra i principali player per import ed export, è incrementato del 41%. A questo punto è essenziale creare sinergie tra queste realtà. «Nel corso del 2019 – ci spiega Domenico Schiavone, Sales Manager di Teleroute per il mercato italiano – abbiamo lavorato molto per integrare Wtransnet nella struttura di Alpega, insieme a Teleroute e 123Cargo/Bursa. Wtransnet si è confermato il principale marchio nella penisola iberica; Teleroute, la borsa carichi per antonomasia in Europa centrale e 123Cargo/Bursa, il leader del mercato in Romania e in alcuni paesi dell’Est». L’integrazione, a livello tecnologico, è stata creata – continua Schiavone – tramite «un ponte che collega il flusso di offerte tra le nostre borse carichi, in modo da permettere ai clienti di unire il potenziale dei nostri tre mercati».
Prova ne sia che attualmente, tramite Teleroute e Wtransnet, i clienti hanno accesso a 200.000 offerte giornaliere in tutta Europa e a una vetrina con oltre 70.000 professionisti del trasporto affidabili a cui presentare la loro azienda.
E per renderli veramente «affidabili» oggi Teleroute, grazie a una partnership con Coface, leader mondiale nell’assicurazione dei crediti, lancia la Garanzia di pagamento per i trasportatori, un servizio unico per tutelare i trasportatori in caso di mancato pagamento e coerente – aggiunge Schiavone – «alla vision di Teleroute che mira a costruire una rete veramente collaborativa per il settore dei trasporti».
Cerchiamo di capire come funziona. In pratica i trasportatori possono iscriversi al servizio online, volta per volta, ricevere un feedback immediato su costi e copertura e quindi, secondo il manager di Teleroute, «offrire i loro servizi a un prezzo più competitivo».
Altra innovazione al via riguardo l’introduzione di un’applicazione mobile e di un’interfaccia API, che permette alle aziende di risparmiare tempo ed evitare errori, in quanto i carichi si possono pubblicare nella borsa carichi direttamente dal loroTMS (sistema di gestione del trasporto).
Allo stesso tempo Teleroute porta avanti una politica rigorosa per creare un ambiente sicuro in tutta Europa, focalizzata in particolare sui controlli in fase di onboarding. «L’obiettivo – spiega Schiavone – non è solo di filtrare l’ingresso di nuove aziende, ma anche di monitorare continuamente il loro comportamento sulla piattaforma». In più, «forniamo ai clienti gli strumenti per creare collaborazioni responsabili tra tutti i membri della community. Per esempio, a ciascuno viene assegnato un rating in base al grado di attività e al comportamento con i pagamenti. Inoltre, è possibile verificare il profilo dell’azienda, la data d’iscrizione alla piattaforma e la data di scadenza dei documenti dell’azienda».
E siccome la sicurezza non è mai troppa, Teleroute la puntella con altri due servizi importanti. Il primo è quello di informazione con cui, a richiesta, si forniscono notizie dai partner di una delle tre borse carichi del gruppo su precedenti e comportamenti dell’azienda all’interno della borsa carichi, così da consentire ai trasportatori di avviare nuove collaborazioni in tranquillità.
Il secondo è il Servizio di mediazione debiti, con cui si aiutano i clienti a incassare le fatture con un tasso di successo del 95%. Come funziona? «Nel malaugurato caso di mancato pagamento – risponde il responsabile della borsa carichi – l’evento viene registrato e il servizio di mediazione agisce per risolvere il conflitto tra le aziende coinvolte. In caso di ritardo nei pagamenti, per esempio, si blocca l’accesso dell’azienda al sistema, almeno fino a quando la questione non sia risolta, e la si monitora per garantire che non si verifichino ulteriori ritardi nei pagamenti. Se l’azienda non corregge il proprio comportamento, potrebbero essere adottate misure più severe, come sanzioni economiche o addirittura l’espulsione dalla community».
Tali integrazioni spiegano anche l’approccio al mercato del gruppo Alpega, basato sulla convinzione che difficilmente un’unica piattaforma possa coprire tutte le esigenze di un’azienda di trasporti e adattarsi in fretta alle mutevoli esigenze del settore. «Le tecnologie–secondo Schiavone –devono aiutarsi a vicenda ed essere integrate per facilitare la loro adozione e il loro utilizzo da parte dell’utente. Per questo motivo le borse carichi saranno sempre più collegate ai TMS. I Big Data saranno poi in grado di prevedere l’andamento del mercato nel breve termine in base all’utilizzo della nostra piattaforma, consentendo ai clienti di prevedere la loro capacità e la necessità di rivolgersi a fornitori esterni. Così, piattaforme come Teleroute potranno generare informazioni utili per gli utenti, dando forma a una rete di collaborazione più ampia, più efficiente e sicura. E questo la mette nella posizione migliore per coprire tutte le esigenze a livello europeo».