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Il carburante che verrà. La partenza dei camion idrogenati

Mentre l’Europa punta dritto sull’idrogeno per raggiungere le emissioni zero di CO2 entro il 2050, in Svizzera arrivano gli Hyundai XCient Fuel Cell, primi autocarri pesanti a celle a combustibile a essere prodotti in serie. E altri li seguiranno.

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Hyundai è un costruttore rilevante (nel 2019 ha fatturato 90,8 miliardi di dollari) e in Italia è anche molto conosciuto, almeno nelle vetture. Da domani potreste imparare a conoscerlo anche come marchio di camion. Perché nella prima settimana di luglio un plotoncino di 10 XCient Fuel Cell è stato inviato in Svizzera, come primo assaggio di una fornitura di 40 veicoli da consegnare entro il 2020 alla H2 Energy, società con cui la casa coreana ha siglato nel 2019 una joint venture per noleggiare veicoli a idrogeno alle aziende. In questo modo entro il 2025 conta di metterne in circolazione 1.600. A livello mondiale, invece, l’obiettivo è di arrivare a produrne mezzo milione ogni anno nel 2030.
La notizia è importante non soltanto perché riguarda l’ingresso di un nuovo marchio sul mercato europeo dei veicoli pesanti, ma soprattutto perché stiamo parlando del primo autocarro pesante a celle a combustibile prodotto in serie al mondo. Più precisamente XCient è alimentato da un sistema di celle a combustibile a idrogeno da 190 kW con pile doppie da 95 kW. Sette grandi serbatoi di idrogeno, che si ricaricano in un tempo massimo di 20 minuti, offrono una capacità di stoccaggio combinato di circa 32,09 kg, in grado di garantire un’autonomia di circa 400 km. Per ora, perché Hyundai sta studiando già un modello successivo, in grado di raggiungere i 1.000 km di autonomia sfruttando un sistema di celle potenziato, che sarà commercializzato in tutti i principali mercati, Europa compresa.

Intanto si parte dalla Svizzera perché qui la tassa di circolazione LSVA non si applica ai camion con emissioni zero e quindi rende i costi di trasporto per chilometro del camion a celle a combustibile praticamente uguali a quelli di un camion diesel. E poi perché in questo paese c’è una delle più alte quote di energia idroelettrica a livello mondiale e quindi è più facile reperire energia verde sufficiente per produrre di idrogeno.

Sotto il vestito di una cabina DAF
L’ATTERRAGGIO EUROPEO DEI CAMION A IDROGENO HYZON

Hyzon Motors è un’azienda americana impegnata a realizzare in patria camion elettrici alimentati a idrogeno. Adesso ha deciso di affacciarsi al mercato Europeo, aprendo una filiale in Olanda, nella città di Groningen. A gestirla e quindi ad assemblare i camion sarà un suo partner, la Holthausen Clean Technology di proprierà di Max Holthausen, che però monterà sopra alla catena cinematica di matrice statunitense una cabina tutta europea, anzi olandese: la Space Cab di produzione DAF. Specifiche tecniche non sono ancora note, però le immagini attualmente disponibili non lasciano dubbi in proposito, in quanto mostrano un camion che, seppure leggermente modificato sul frontale, ha il volto di un DAF. Stando alle previsioni l’atterraggio sul mercato di questo veicolo a celle combustibile dovrebbe avvenire tra otto mesi con la previsione di consegnarne alcune centinaia in tutta Europa già entro fine 2021. 
Holthausen Clean Technology ha costituito con Hyzon una joint venture chiamata Hyzon Motors Europe. A controllare Hyzon Motors invece è la Horizon Fuel Cell, con sede a Singapore. Insomma, la strada dell’idrogeno parte da lontano e incontra tanti bivi, ma alla fine tutto lascia presumere che giungerà a destinazione.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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