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L’autostrada Asti-Cuneo vedrà la luce: c’è il via libera del Cipe

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Asti e Cuneo: due provincie del Piemonte vicine (tra i 90 e i 130 km in relazione alla strada che si sceglie) eppure tanto lontane. Una lontananza destinata a ridursi in termini temporali con la realizzazione di un’autostrada, attesa da anni, che colleghi completamente i due centri. Tutto ciò è reso possibile da una delibera del Cipe, datata 14 maggio, che approva l’aggiornamento dei Piani finanziari per le società concessionarie autostradali A33 Asti–Cuneo e A4 Torino–Milano. Più in particolare si sbloccheranno i lavori che assicurano il collegamento diretto tra Bra ed Asti, congiungendo le tratte già realizzate sui due fronti. Per il completamento dell’opera, da eseguire entro i prossimi 4 anni, è prevista una spesa di 350 milioni di euro.

Il programma prevede l’immediato avvio dei lavori per il lotto 2.6 (Roddi – Diga Enel) che si estende per 9,7 km, oltre all’adeguamento della Tangenziale di Alba e alle interconnessioni con la viabilità locale. Vale a dire con la la SP7 Verduno – Bra, la SP 662 Marene – Bra e la SS 231 Marene – Fossano – Bra. In più esistono collegamenti con le reti di grande comunicazione interregionale (A6 Torino – Savona, A21 Torino – Piacenza) e con i corridoi internazionali attraverso la A4 e la A5.
L’Atto convenzionale della Satap A4 Torino-Milano prevede invece interventi di riqualificazione autostradale e installazione di impianti tecnologici per una spesa complessiva prevista di 150 milioni di euro da eseguire nei prossimi quattro anni.
Gli atti convenzionali approvati recepiscono inoltre il nuovo regime tariffario secondo le regole dell’Autorità di regolazione dei trasporti improntate al principio del price cap con l’applicazione di pedaggi direttamente correlati ai costi effettivamente sostenuti.

La ministra Paola De Micheli ha sottolineato come la nuova infrastruttura è «un’opera fortemente voluta dal territorio e riveste un ruolo strategico per il Paese. Già in occasione della mia visita in Piemonte lo scorso novembre avevo ribadito la priorità assicurare il completamento dell’autostrada, secondo criteri rispondenti all’interesse pubblico». 

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